Oscar 2014, miglior film: trionfa ’12 anni schiavo’

Pronostici mantenuti: ad aggiudicarsi il premio come miglior film alla 86a edizione degli Oscar è 12 anni schiavo, di Steve McQueen. L’opera, basata sull’omonimo romanzo di Solomon Northup, uomo libero di colore trasformato in schiavo, ha superato la concorrenza dei concorrenti più accreditati: il fanta-thriller Gravity, di Alfonso Cuaròn e American Hustle, di David O. Russell.

12 anni schiavo è il primo film incentrato espressamente sulla schiavitù ad aggiudicarsi l’Oscar, dopo che l’anno scorso il Django Unchained di Quentin Tarantino ci era andato molto vicino.

Ambientato nel periodo precedente alla guerra di secessione americana, il biopic di McQueen è interpretato da Chiwetel Ejiofor, londinese di origini afro proprio come il regista. Il personaggio impersonato da Ejiofor (anche lui candidato come miglior attore) vive una dozzina di anni da schiavo, trascinato per i campi del sud degli Stati Uniti agli ordini di tre diversi padroni (Paul Giamatti, Benedict Cumberbatch, Michael Fassbender). L’incontro col canadese antischiavista Samuel Bass (Brad Pitt) gli dà l’occasione per spezzare le catene della propria prigionia.

Acclamato da pubblico e critica sin dalla propria uscita a novembre negli USA, 12 anni schiavo si porta a casa l’Oscar 2014 da favorito, avendo già fatto incetta dei maggiori premi internazionali, dai Golden Globes (miglior film drammatico) ai BAFTA.

Dopo Hunger (2008) e Shame (2011) al terzo tentativo Steve McQueen entra nella storia.

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