Cori razzisti e Muntari abbandona il campo

È accaduto durante gli ultimi decisivi minuti della partita tra Cagliari e Pescara. Il Cagliari che stava vincendo 1-0 cercava di mantenere il vantaggio contro un Pescara intenzionato a cambiare le sorti della partita. In questo scenario, a due minuti dalla fine Muntari ha iniziato a mostrarsi nervoso, avvicinandosi all’arbitro Minelli ed iniziando a parlare con lui, fin quando dopo alcune insistenze da parte del giocatore non è scattato il cartellino giallo. A quel punto, sempre più infuriato, il giocatore ha pensato bene di uscire dal campo senza permesso.

Un gesto che a fine partita, vinta comunque dal Cagliari, ha sollevato un certo clamore. A quel punto, pronto a dare spiegazioni è sceso in campo l’allenatore Zeman sostenendo che il suo giocatore aveva sentito dei cori razzisti contro la sua persona e che lo ha comunicato all’arbitro che però ha scelto di non intervenire se non ammonendolo davanti alle sue proteste. Un’azione che non è piaciuta neanche all’allenatore che ha così commentato quanto avvenuto: “Facciamo tanto per prevenire questi episodi e poi non si fa niente.”

La conferma di quanto accaduto è giunta successivamente anche dallo stesso Muntari che ha spiegato di aver sopportato quei cori per tutto il primo tempo salvo poi esplodere sul finale quando l’arbitro, anche dietro suo invito, ha deciso di ignorare la cosa, dicendogli di non parlare con il pubblico ed ammonendolo per porre fine alle sue proteste.

A termina partita, Muntari ha infine commentato la sua decisione di lasciare il campo dicendo che: “I tifosi hanno sbagliato ma l’arbitro doveva fare qualcosa di diverso, non accusare me. Io non sono una vittima. Ma se si fermano le partite sono convinto che queste cose non succederanno più.

Fonti: Immagine presa da ansa.it

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