Antonietta Gargiulo parla dopo la strage di Latina: “Il rancore non ha vinto”

“L’odio, il male e il rancore non hanno prevalso”. Sono parole forti quelle che Antonietta Gargiulo ha pronunciato in questi giorni, a un mese e mezzo di distanza dalla sparatoria attraverso la quale il marito, Luigi Capasso, ha ucciso se stesso e le due figlie di 7 e 13 anni. In tutta questa storia Antonietta risulta essere l’unica sopravvissuta: subito dopo la strage la donna è stata ricoverata in prognosi riservata e, lo scorso 21 marzo, dimessa dall’ospedale.

Ora che la donna riesce a vedere tutto con maggiore lucidità, le sue parole appaiono incredibili. Perché è incredibile la sua reazione, che trasuda tenacia in ogni dove. Su Facebook, infatti, Antonietta ha scritto: “Oggi voglio ringraziare ciascuno di voi per le preghiere e per l’amore. La mia vita è u n miracolo e ringrazio Dio ogni istante. Il vero miracolo è l’amore che ha avvolto me e le mie bambine. Il vero miracolo è che né l’odio né il male, e tanto meno il rancore hanno vinto nei nostri cuori, perché in noi regna un senso di pace, di pietà e misericordia”.

“La parola di Dio – ha concluso – ha vinto sulla morte e io lo posso testimoniare. Un grazie senza fine va alla mia famiglia e a voi tutti perché in ogni cellula del mio corpo sento la vita che è rinata da tutte le preghiere per me”.

Antonietta ha poi espresso l’intenzione di partecipare a un convegno e ha ai membri della comunità religiosa di cui fa parte ha chiesto di continuare a pregare per lei. Nessuna parola per l’ormai ex marito Luigi Capasso, né per le forze dell’ordine alle quali Antonietta si era rivolta per chiedere protezione e che non l’hanno mai ascoltata.

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