Ebola, secondo l’Oms non è più un’emergenza globale

L’OMS ha affermato che l’epidemia di Ebola attualmente in corso nella Repubblica Democratica del Congo non è un’emergenza sanitaria pubblica internazionale, in quanto con ogni probabilità sarà portata sotto controllo.

Sono almeno 45 persone contagiate e 25 i decessi. I casi sono emersi in un’area rurale nella città nord-occidentale di Mbandaka. La città di circa un milione di persone è un hub di trasporto sul fiume Congo; da qui il timore che il virus possa diffondersi ulteriormente, minacciando la capitale Kinshasa e i paesi circostanti.

L’ebola è una malattia infettiva che provoca emorragie interne e spesso si rivela fatale. Può diffondersi rapidamente attraverso il contatto con piccole quantità di fluido corporeo ed i primi sintomi molto simili all’influenza ne rendono difficoltosa l’immediata diagnosi. In una riunione di emergenza, gli esperti dell’OMS hanno quindi affermato che “le condizioni per un’emergenza sanitaria pubblica di preoccupazione internazionale non sono al momento presenti”.

L’Oms ha affermato di aver identificato più di 500 persone che potevano potenzialmente entrate in contatto con pazienti infettati dal virus Ebola. Sono stati monitorati per verificare la presenza di sintomi provocati dalla malattia e probabilmente gli verrà somministrato il vaccino contro l’Ebola il quale, sebbene ancora in fase sperimentale, si è dimostrato efficace. L’OMS ha inoltre detto che alcuni operatori sanitari sono stati infettati da Ebola.

Si pensa che l’ebola si diffonda su lunghe distanze tramiti i pipistrelli della frutta ed è spesso trasmessa agli uomini che mangiano carne di animali contaminati, come scimmie o antilopi.

Bar, ristoranti e uffici a Mbandaka hanno iniziato a fornire sapone affinché le persone si lavino le mani come mezzo per prevenire la diffusione della malattia. Anche i funzionari stanno usando termometri a infrarossi nei porti fluviali della città per scansionare i viaggiatori per verificare che non abbiano la febbre.

Il ministro della salute Oly Ilunga ha annunciato che tutta l’assistenza sanitaria nelle aree colpite sarà implementata.

L’OMS dice che dei 45 casi di Ebola vagliati, 14 sono stati confermati, 21 sono probabili e 10 sospetti. Mercoledì oltre 4.000 dosi del vaccino inviato dall’OMS sono arrivate a Kinshasa, e un altro lotto è atteso a breve. Il vaccino, dalla ditta farmaceutica Merck, è privo di licenza, ma è stato efficace in alcune prove durante l’epidemia nell’Africa occidentale. Tuttavia, ha bisogno di essere conservato a una temperatura compresa tra -60 e -80 C, una sfida nella Repubblica Democratica del Congo in quanto le forniture di elettricità non sono affidabili.

Secondo l’Oms, gli operatori sanitari hanno identificato 430 persone che potrebbero essere venute a contatto con il virus.

Impostazioni privacy