Nei Pronto Soccorso arriva il Codice Lilla: a cosa serve e a chi è rivolto

Della sua esistenza non è ne è a conoscenza praticamente nessuno, eppure i Pronto Soccorso di tutta Italia hanno introdotto il Codice Lilla oltre ai consueti codici bianco, verde, giallo e rosso. Si tratta di un codice riservato alle persone affette da disturbi alimentari, che in Italia, stando a quanto ci dicono le stime più recenti, sono circa 3 milioni (95% delle quali sono donne).

Il Codice Lilla arriva nei Pronto Soccorso per introdurre le persone affette da disturbi dell’alimentazione in appositi iter terapeutici. Perché non se ne parla mai abbastanza, ma anche in Italia, esattamente come in molti altri Paesi, i disturbi alimentari sono molti, sono variegati e colpiscono sempre più incisivamente la popolazione femminile.

Sono caratterizzati generalmente da una bassa autostima, da un eccessivo perfezionismo, da un errato prototipo di bellezza, da una profonda insoddisfazione del proprio corpo e da una pressione sociale che cerca di convincere i soggetti più deboli che la magrezza è sinonimo di bellezza.

I primi sintomi da tenere sotto controllo, che indicano un possibile disturbo alimentare, si palesano prima di tutto con un forte cambiamento della dieta alimentare, nonché con la velocità e la drasticità tramite cui questo cambiamento viene messo in atto. Le ripetute corse in bagno dopo pranzo e i continui apprezzamenti nei confronti di modelle e star piuttosto magre, sono sicuramente tutti campanelli d’allarme.

Attenzione poi se il soggetto debole inizia una dieta non convenzionale, sia essa vegana, macrobiotica o altro di simile, perché spesso e volentieri queste diete vengono usate come alibi per non destare sospetti nelle persone vicine; sono semplicemente dei paraventi dietro cui mascherare un progetto ben più estremo e un obiettivo tutt’altro che innocuo quale appunto la forte diminuzione di peso corporeo.

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