Stuprata e uccisa a sassate da una gang: i suoi carnefici ridono durante l’udienza

Hanno preso di mira una 21enne, dopo di che l’hanno aggredita, rapita e stuprata in maniera brutale. La sua unica colpa, essersi fermata con l’auto per dare un passaggio a un compagno di classe. E’ proprio per via di quel passaggio in macchina che Hannah è morta in un modo a dir poco inatteso e incredibile dopo aver subito delle torture indicibili da parte di una gang.

Ma la beffa è arrivata in Tribunale, dove i ragazzi imputati per il reato della giovane si sono presentati estremamente sereni e, ascoltando la descrizione delle violenze che avevano esercitato su Hannah, si sono pure messi a ridere come se il tutto fosse relegabile a una semplice ragazzata. Dopo la sentenza, uno di loro ha addirittura cercato una telecamera dell’aula e una volta individuata si è messo a fare il segno del “pollice in su” quasi a voler sbeffeggiare anche la decisione del giudice.

Geraldo Parsons, Vernon Witbool e Eben van Niekerk, rispettivamente 27, 33 e 28 anni, sono comunque stati condannati per stupro e omicidio di Hannah Cornelius da un tribunale del Sudafrica e sono ora in attesa di conoscere la pena che verrà riservata loro. Tutti e tre sono stati condannati non solo per la violenza sessuale e l’omicidio, ma anche per il sequestro, il furto e il tentato omicidio del 22enne Cheslin Marsh, l’amico a cui Hannah intendeva dare un passaggio. C’è poi un quarto uomo, tale Nashville Julius, ritenuto anch’egli colpevole di aver partecipato all’aggressione seppur per il “solo” rapimento.

Il padre di Hannah è ancora sconvolto per quanto è capitato a sua figlia. “Non riesco a sentire cosa le hanno fatto – ha detto -. La morte di Hannah è stata devastante oltre ogni limite. Credo di poter dire che la nostra famiglia sia morta con Hannah”. La madre della ragazza invece ha approfittato dell’udienza per rivolgersi direttamente ai carnefici: “Chi è che può fare qualcosa del genere a una persona? Mia figlia non vi aveva fatto niente!”.

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