Calabria, gatto si intrufola in classe: bidello lo uccide a bastonate davanti ai bambini

La sua unica colpa, essere entrato per caso all’interno di una scuola. E’ stata una scena a dir poco raggelante quella che alcuni bambini si sono ritrovati a dover vivere all’interno della loro aula scolastica, in Calabria. Qui, infatti, un bidello ha ucciso a bastonate un povero gatto dinanzi ai loro occhi, e lo ha ucciso solo perché aveva fatto irruzione all’interno dell’aula. Il fatto è accaduto nella scuola primaria Eugenio Montale di Gioia Tauro, ed è stato denunciato dall’associazione Animalisti Italiani.

La ricostruzione della vicenda è tanto semplice quanto agghiacciante: lo sfortunato gattino si era introdotto in un’aula della scuola e proprio lì, dinanzi ai bambini, è stato ammazzato a bastonate: il bidello, senza neppure sforzarsi di mandarlo via “con le buone”, si è subito armato ed ha cominciato a colpire il felino per più e più volte, e lo ha fatto senza alcuna remora! Neanche il fatto di essere visto da un gruppo di bambini lo ha fatto retrocedere.

Il gatto è conseguentemente morto dopo un’ora di pura agonia, per cui a nulla valgono ormai le scuse del suo aguzzino, così come per molte persone non ha neppure più senso che il bidello chieda perdono ai bambini.

Il gesto fatto nei confronti di un animale innocente è apparso a tutti assolutamente fuori luogo, insensato e immotivato. Tanta violenza nei confronti di un animale innocuo non trova giustificazione, a maggior ragione se un episodio di una tale violenza è stato inscenato dinanzi a dei bambini. Ci si chiede infatti come possa una persona che lavora in una scuola, che fino a prova contraria dovrebbe essere la culla dell’educazione, comportarsi in quel modo.

Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Marziale, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria: “Chiedo alle autorità scolastiche di prendere immediatamente delle misure nei confronti di questo signore, e all’autorità inquirente e giudiziaria di valutare non solo la crudeltà che è stata riservata al povero animale, ma anche le ripercussioni emotive che i piccoli si porteranno dietro”.

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