Pamela Prati, la polizia indaga sull’esistenza dei figli in affido

Sono mesi ormai che non si parla d’altro che del famigerato caso di Pamela Prati e delle sue nozze fantasma. Tra le innumerevoli cose che “non portano”, un altro aspetto poco chiaro di tutta questa storia riguarda i due bambini che Pamela e il presunto Mark Caltagirone avrebbero preso in affido.

Nel salotto di Domenica Live, la showgirl aveva mostrato i disegni fatti da Sebastian e Rebecca, i due bimbi in questione, e per l’occasione aveva rivelato: “Noi abbiamo preso in affidamento due bambini. Questo bracciale che vedi, Barbara, me lo hanno regalato loro per il mio compleanno. Neppure a farlo apposta, alla bambina piace persino fare la ballerina. Hanno 6 e 11 anni. Li voglio proteggere dalla spirale del gossip e dal potere dei social network. Questo è un disegno fatto con le loro mani. I miei bambini li amo più di ogni altra cosa, più della mia stessa vita”.

Peccato però che nella puntata di stamane di Mattino 5, Federica Panicucci abbia dato una notizia sconvolgente: pare che la polizia stia indagando sull’esistenza di questi bambini. “La polizia – ha fatto sapere la conduttrice – avrebbe avviato delle indagini sull’esistenza di questi figli in affido. Qui ci sono dei reati, come la sostituzione di persona. Stiamo parlando di una cosa grave. Non sono un avvocato, ma credo che la fattispecie di reato ci sia e sia questa. Perdonatemi se non sono sufficientemente precisa, ma credo si tratti di un reato vero e proprio”.

A lanciare la bomba sulla possibile inesistenza di questi bambini è stata Federica Benincà, anche lei facente parte un tempo della Aicos Mangement. La ragazza ha affermato che il piccolo Sebastian, per esempio, sarebbe in realtà il nipote di una delle due manager, mentre Rebecca sarebbe figlia di un avvocato cagliaritano. “Mi assumo tutte le responsabilità del caso di quello che sto dicendo. La polizia ha svolto delle indagini su questi figli di Pamela e pare appunto che la realtà non sia quella descritta dalla Aicos”.

Impostazioni privacy