Multa per chi bestemmia in pubblico: ecco la nuova crociata veneta

Molti sono già conoscenza del fatto che la bestemmia, in Italia, è punibile con una sanzione. La realtà dei fatti, però, è che in pochissimi casi si tende ad applicare questa norma, che è effettivamente frutto di altri tempi.

Qualcuno però si sta sforzando di continuare sulla strada del rigore e di punire coloro i quali si lasciano sfuggire qualche imprecazione di troppo. E’ il caso del comune di Saonara, in Veneto, dove il consiglio ha fatto inserire una norma nel Regolamento di Polizia Urbana che di fatto obbliga gli agenti a multare le persone che bestemmiano in pubblico. L’onere? Ben 400 euro.

Il comune, sito nella provincia di Padova, ha così approvato la cosiddetta norma anti-bestemmia, che punisce “comportamenti vietati contrari all’igiene, alla pulizia, al decoro e alla sicurezza”, e dove, nell’articolo 12, stabilisce che “a salvaguardia di ciò, è vietato bestemmiare contro le divinità di qualsiasi credo o religione nei luoghi pubblici o comunque in luoghi aperti al pubblico, poiché considerati atti contrari alla pubblica decenza e alla sensibilità di persone terze presenti”.

Il sindaco di Saonara, Walter Stefan, ha spiegato: “In Veneto la bestemmia è considerata un intercalare e ciascuno in casa propria è libero di fare ciò che vuole. E posso anche capire quando un’imprecazione esce perché magari qualcuno si fa male, ma il nostro scopo è arginare un malcostume che, soprattutto tra i più giovani, è sempre più diffuso. Non vogliamo fare la morale, però ci vuole un’educazione di base che non c’è più. Spiace sentire alcuni giovanissimi, spesso anche ragazze, che urlano e bestemmiano continuamente”.

La norma, come c’era da aspettarsi, ha trovato il plauso degli ambienti conservatori, mentre è stata accolta con un approccio decisamente differente da parte della cosiddetta “fetta laica” della popolazione.

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