Regno Unito, apre la prima linea ferroviaria alimentata ad energia solare

Da qualche settimana è pienamente funzionante la prima linea ferroviaria al mondo alimentata ad energia solare. La stazione in questione è quella di Aldershot, con le luci e le varie segnalazioni alimentate da un’unità composta da circa 100 pannelli solari, i quali forniscono anche una piccola quantità di energia alla stessa pista di rotaie.

La speranza è che, in futuro, i treni siano completamente alimentati a energia solare, liberandoli dalla dipendenza verso la rete elettrica nazionale e autoalimentandosi con potenti sistemi ad energia solare.

Il progetto, dal nome “Riding Sunbeams”, è stato voluto dalle associazioni benefiche “10:10”, Community Energy South e Network Rail, tutte impegnate a combattere i cambiamenti climatici. I dati raccolti sono stati poi analizzati presso l’Università di Birmingham in modo da rendere possibile collegare l’energia solare ai grandi impianti che muovono i treni nel Regno Unito.

L’obiettivo finale è uno: creare, entro il 2020, una rete ferroviaria completamente alimentata ad energia solare e collegare le comunità limitrofe con treni “pendolari” mossi esclusivamente da questa fonte naturale.

Lo studio ha scoperto che questa fonte di energia rinnovabile potrebbe essere più economica dell’elettricità fornita oggi tramite la rete, senza la necessità di sussidi pubblici. Inoltre, procedendo su questa strada, si potrà finalmente liberare le ferrovie dai combustibili fossili, riducendo contemporaneamente i costi di gestione, oltre ad offrire alle comunità locali un’aria più respirabile e pulita e ad affrontare a muso duro l’attuale crisi climatica.

Stuart Kistruck, direttore dell’asset management di Network Rail e delle rotte per la Wessex Route, ha dichiarato: “La nostra ambizione è quella di estendere ulteriormente questa tecnologia attraverso la rete. Una volta che questo progetto dimostrativo dovesse avere successo, potremmo dare vita ad una ferrovia più green a favore dei nostri passeggeri abituali e non”.

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