Coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini: i sintomi

Si studia una possibile relazione tra coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini: quali sono i sintomi di questa patologia e i rischi per i più piccoli

Dall’Inghilterra all’Italia, passando per la Francia: si moltiplicano i segnali di una possibile relazione tra coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini. L’ultimo studio è italiano e arriva dal dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La ricerca attende di essere pubblicata su una importante rivista scientifica ma intanto i dati fanno partire l’allarme. In un solo mese i casi della malattia di Kawasaki sono stati tanti quanti quello degli ultimi tre anni.

Questa malattia è un’infiammazione dei vasi sanguigni e si verifica solitamente in bambini piccoli, con età inferiore ai 5 anni. Anche se soltanto una piccola percentuale dei bambini contagiati dal coronavirus ha sviluppato questa patologia, le indicazioni su una possibile correlazione sono molteplici. I sintomi della malattia di Kawasaki sono febbre, arrossamento di labbra e mucosa orale, eruzione cutanea (soprattutto a mani e piedi), congiuntivite ad entrambi gli occhi. Altra sintomatologia frequente è la tumefazione su un solo lato dei linfonodi del collo, ma si segnalano anche sintomi meno frequenti come diarrea, vomito e dolore addominale.

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Coronavirus e malattia di Kawasaki: i rischi per i bambini

coronavirus e malattia di kawasaki nei bambini
Coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini (Getty Images)

La possibile relazione tra coronavirus e malattia di Kawasaki ha messo in allarme i pediatri. Sebbene quest’ultima sia una conseguenza accorsa soltanto in pochi casi, si è riscontrato una maggiore gravità della sintomatologia. Questo tipo di patologia ha solitamente un decorso benigno, anche se è comunque opportuno un ricovero in ospedale. C’è, infatti, la possibilità di complicazioni anche gravi, come specificato dall’ISS. L’infiammazione genera anche un accumulo di liquidi: la conseguenza è un edema dei vasi sanguigni che può portare anche ad alterazioni delle coronarie. Circa il 5% dei bambini con questa malattia accusa poi problemi cardiaci e in circa l’1% dei casi possono esserci conseguenze mortali.

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