Decreto Rilancio, 55 miliardi per ripartire: come saranno spesi

Alla scoperta del decreto rilancio con cui l’Italia vuole ripartire. 55 miliardi per dare uno sprint all’economia: vediamo come saranno spesi

Si chiama Decreto Rilancio e non poteva esserci nome più azzeccato. Nelle intenzioni del Governo è la benzina che occorre all’Italia per ripartire come si deve. Dalle imprese alla sanità fino all’azzeramento dell’IVA sulle mascherine, le oltre 400 pagine della bozza prevede una serie di provvedimenti che saranno un incentivo importante per i tanti italiani in difficoltà a seguito della crisi conseguente al coronavirus. Qualche anticipazione su ciò che prevederà questo decreto l’ha data il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ospite a ‘Che Tempo Che Fa’ di Fabio Fazio.

In primo luogo la cifra: 55 miliardi di euro. Un’enormità, soldi che saranno investiti su ogni settore dell’economia italiana. A partire dalle imprese: “Abbiamo deciso di annullare il saldo e l’acconto dell’Irap”, ha spiegato Gualtieri, che ha poi annunciato prestiti a fondo perduto per le piccole e medie imprese fino a 5 milioni di fatturato. “Saranno stanziati inoltre 12 miliardi per saldare i crediti che le imprese vantano verso la Pubblica Amministrazione”, ha detto il Ministro.

Decreto Rilancio, gli interventi per la sanità: più di 3 miliardi di euro

Gualtieri decreto Rilancio
Roberto Gualtieri (Photo by Assianir – Wikimedia Commons)
Ben 3 miliardi di euro per la sanità: 3.800 posti di terapia intensiva permanente in più, altri 4.000 di terapia sub-intensiva, che potranno essere trasformati in terapia intensiva alla bisogna. E 10mila infermieri assunti a tempo indeterminato, oltre all’azzeramento dell’Iva per il 2020 su mascherine, gel disinfettanti e i DPI per il Covid.
In tema di sanità e sanificazione, incentivi anche alle imprese: previsto un un credito d’imposta dell’80% per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle norma di sicurezza e tutela dei lavoratori. Stop anche ad aumenti di IVA e accise, rinviata al 2021 la sugar e la plastic tax. Previsti anche 400 milioni per l’istruzione, destinati alle misure di contenimento dell’epidemia coronavirus nelle scuole statali.

Famiglie: ecco il reddito di emergenza, slittano Tari e IMU

Reddito di emergenza
Dai 400 agli 800 euro per il reddito di emergenza (Getty Images)

Tra i provvedimenti certi presentati dal Ministro Gualtieri nel Decreto Rilancio c’è anche lo slittamento di Tari e IMU almeno fino al 31 luglio, oltre alla cancellazione della rata di saldo e acconto dell’Irap per quest’anno. Pronto anche il Reddito di emergenza, diviso in due quote tra i 400 e gli 800 euro, ciascuna in base al nucleo per chi ha un limite di Isee di 15mila euro e un patrimonio entro i 10mila euro, 25mila se il nucleo familiare è più ampio o se in famiglia ci sono disabili. Previsto anche un bonus vacanze per chi ha un reddito Isee non superiore a 35mila: 500 euro per ogni nucleo, da utilizzare dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per un solo componente per nucleo familiare.

 

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