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Calcio

Schock in Turchia, calciatore uccide figlio positivo al Covid

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Bruno De Santis

Schock in Turchia: Cevher Toktas, calciatore di 33 anni, ha ucciso suo figlio di 5 anni, ricoverato in ospedale per Covid

“L’ho ucciso perché non l’ho mai voluto”: è la scioccante confessione di Cevher Toktas, calciatore turco che ha ucciso suo figlio di cinque anni, ricoverato in ospedale perché positivo al Covid-19. Una confessione assurda che è arrivata giorni dopo l’omicidio: il 33enne, in forza alla squadra turca del Bursa Yildirim Spor, ha soffocato con il cuscino il piccolo nella stanza di ospedale dove era ricoverato per il coronavirus. Come raccontato alla polizia dallo stesso Toktas soltanto dopo un po’ ha chiamato i medici che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

In un primo momento, tutti hanno pensato ad una morte dovuta al peggioramento delle condizioni del bambino, nessuno ad un decesso così drammatico. Cevher Toktas, con un passato anche nella Serie A turca, ha atteso undici giorni prima di confessare il suo omicidio.

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Cevher Toktas, il calciatore turco che ha ucciso suo figlio

Funerale di un bambino (Foto di carolynabooth da Pixabay)

Il calciatore dopo aver ucciso il figlio ha anche partecipato al suo funerale e ha mantenuto il terribile segreto per 11 giorni. Poi la confessione scioccante: “L’ho ucciso mettendogli un cuscino sul volto e pressando. Soltanto dopo un po’ ho chiamato i dottori, in modo che non sospettassero di nulla”. Tutto è avvenuto lo scorso 23 aprile, quando il figlio di Toktas è stato ricoverato in ospedale per problemi respiratori. Dopo poche ore l’omicidio, giustificato in maniera scioccante dal calciatore: “Non ho problemi mentali, l’ho ucciso perché non l’ho mai amato, non lo volevo”. Le autorità hanno disposto l’autopsia sul corpo della piccola vittima. Ora per Toktas ci sarà il processo con il rischio di una condanna all’ergastolo.

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