Spostamenti tra regioni, via libera dal 3 giugno: paura al sud Italia

Dal 3 giugno saranno concessi gli spostamenti tra regioni e non solo. Si apre anche all’arrivo di cittadini dai paesi dell’Unione Europea. Paura al sud

I dati sui contagi da Coronavirus delle ultime settimane fanno ben sperare per il ritorno alla normalità dell’Italia. Con l’inizio della fase 2, la penisola italiana è ripartita, riaprendo attività commerciali e concedendo lo spostamento senza bisogno di autocertificazione. Gli spostamenti tra regioni però, ancora non sarebbero concessi, se non per comprovati motivi lavorativi, urgenze o questioni di salute. Dal prossimo 3 giugno però, ci sarà una nuova apertura. Verranno infatti concessi gli spostamenti nel territorio nazionale senza limitazioni, quindi senza bisogno di autocertificazione. Inoltre, dopo il confronto con l’Istituto Superiore di Sanità, verranno aperte anche le frontiere del paese, permettendo l’accesso ai cittadini dei paesi dell’Unione Europea. Per quelli extra-comunitari invece, si dovrà attendere il prossimo 15 giugno.

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Il Ministro Speranza conferma la riapertura degli spostamenti tra regioni: ma al sud c’è paura

Roberto Speranza, MInistro della Salute (Getty Images)

Il prossimo 3 giugno verrà effettuato un’ulteriore passo in avanti verso la normalità, con la riapertura dello spostamento tra regioni e l’apertura delle frontiere nazioni ai cittadini dei paesi appartenente all’Unione Europea. Anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza, si è detto positivo ed ha ufficializzato la decisione sugli spostamenti. Al sud Italia però, continua la paura di una nuova ondata di contagi e non tutti sarebbero favorevoli alla riapertura. Sardegna, Sicilia e Puglia sono le regioni che hanno espresso il loro timore riguardante gli spostamenti tra regioni sin da subito. Nelle ultime ore, anche il Lazio e la Campania si sarebbero unite alle altre regioni, vista la decrescita di contagi nelle due regioni, con la Lombardia che invece continua ad essere l’epicentro dei contagi.  Così, il Ministro delle regioni, Francesco Boccia, sentirà uno ad uno tutti i presidenti di regione, per ribadire il concetto di ripartenza unanime.

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