Roberto Burioni entra in silenzio stampa: “Non parlo più”

Il noto virologo Roberto Burioni annuncia in un’intervista di entrare in un lungo silenzio stampa: tra polemiche ed attacchi decide di lasciare la tv

Nel periodo in cui il Covid-19 si espandeva nella nostra penisola, il virologo Roberto Burioni ci ha spesso aiutato a comprendere meglio il virus. Sono stati molti i suoi interventi nei programmi tv, in particolare in quello di Fabio Fazio ‘Che tempo che fa’. Nelle ultime settimane però, il virologo ha subito molti attacchi, come quello da parte di ‘L’Espresso’ sulle consulenze a peso d’oro del professore. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Roberto Burioni comunica di aver deciso di entrare in un lungo silenzio stampa, che durerà fino al prossimo autunno. Tornerà in aula ad insegnare ai propri studenti.

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Roberto Burioni risponde all’attacco dell’Espresso: “Un professionista va pagato altrimenti è sfruttamento”

 

Roberto Burioni decide di entrare in silenzio stampa. “Torno alla mia vera aula, quella universitaria e starò in silenzio stampa almeno fino all’autunno. In TV e sui giornali ho detto quello che dovevo”. Queste le dichiarazioni del noto virologo dopo i molti attacchi subiti. ”Mi hanno attribuito di tutto. Una cosa però me la faccia dire: oggi la politica ci chiede certezze ma quando, appena qualche mese fa, dicevamo che i vaccini sono indispensabili, una certa politica ci ha sbeffeggiato e ha strizzato l’occhio ai complottisti”. Poi risponde all’attacco dell’Espresso riguardo ai costi delle sue consulenze: “Sulle consulenze dico una cosa semplice: chi dovrebbe aiutare la ripartenza di un Paese se non un esperto di queste questioni? Se la Ferrari mi chiede un aiuto, dovrei dire di no? Io ritengo che sia un dovere dare una mano. E un professionista va pagato, perché altrimenti si tratta di sfruttamento. Mi hanno accusato di speculare sulla pandemia persino quando è uscito il mio ultimo libro, Virus, anche se tutti sapevano che i proventi sarebbero andati alla ricerca”.

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