Asintomatici, Crisanti si schiera contro l’OMS: “Stupidaggini, vanno individuati”

Coronavirus, il virologo Andrea Crisanti si schiera apertamente contro la tesi dell’OMS secondo il quale gli asintomatici raramente trasmettono il virus ad altre persone

La caccia all’untore asintomatico è finita? Macchè, siamo solo all’inizio. Nella giornata di ieri Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per il coronavirus, ha detto di concentrarsi sui pazienti sintomatici, perchè il contagio da parte di un asintomatico è molto più raro. Secondo la tesi della Kerkhove, le famose goccioline trasportatrici del covid si trasmettono quasi esclusivamente attraverso tosse e starnuti, quindi attraverso chi ha i sintomi. Di tutt’altro avviso il direttore del Dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova e direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera Andrea Crisanti, intervistato da AdKronos Salute. Il virologo si è schierato apertamente contro l’Oms bollando come stupidaggini le tesi sugli asintomatici, dichiarando che essi trasmettono normalmente il coronavirus.

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Asintomatici, Crisanti si schiera contro l’OMS: “Possono trasmettere il virus, vanno individuati”

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Ricerca sul coronavirus (Getty Images)

Prendendo in esame lo studio effettuato a Vo Euganeo dal laboratorio di Padova, il virologo Andrea Crisanti ha dichiarato fermamente che gli asintomatici possono trasmettere normalmente il virus. “Per contenere la tramissione del virus individuare le persone senza sintomi è importantissimo – ha proseguito il virologo – non possiamo concentrarci solo sui sintomatici.”

Secondo lo studio condotto, gli asintomatici sarebbero addirittura il 40%, ma non è tutto. E’ stato infatti dimostrato che prima del 20 febbraio, data in cui è stato trovato il primo contagiato di coronavirus in Italia, c’erano già almeno altri 63 casi confermati. Nessuno di loro aveva accusato sintomi, ha confermato Crisanti.

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