La telecronaca di Auriemma finisce in un film a luci rosse: lui denuncia, ma è tutto inutile

Rigettata l’accusa di Auriemma per truffa ai danni del produttore Salieri, che ha utilizzato una sua telecronaca per un film a luci rosse

Almeno una volta nella vita ad un appassionato di calcio sarà capitato di definire una telecronaca “meglio di un porno”, ricordando magari quella di Caressa e Bergomi in Italia-Francia nel 2006, o “l’ha ripresa Vecino” di Adani e Trevisani per gli interisti. E c’è chi questa fantasia l’ha trasformata in realtà. Stiamo parlando di Mario Salieri, il “maestro del porno” che ha utilizzato una telecronaca del tifoso del Napoli Raffaele Auriemma per la realizzazione di un film pornografico. Il noto produttore è stato denunciato dal telecronista, il quale ha accusato Salieri di averlo ingannato per non avergli detto che si trattasse di un porno. Nulla da fare: “Prosciolto al di là di ogni ragionevole dubbio”, è stata la sentenza che ha scagionato il produttore.

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Telecronaca di Auriemma in un film a luci rosse, la sentenza sulla denuncia

E’ stata respinta l’accusa di truffa da parte di Raffaele Auriemma. La difesa di Salieri è stata solidissima. Il produttore non ha mai tentato di camuffare il genere del suo film, e la sua fama internazionale nel mondo del porno parla chiaro. “Sulla scorta delle risultanze processuali acquisite, non è possibile prevenire con il necessario grado di giudizio ad un’affermazione di colpevolezza dell’imputato. Esso dunque va prosciolto ai sensi dell’articolo 530 cpp, per non essere stata dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio, la sussistenza dell’elemento psicologico doloso della contestata diffamazione. Il regista non ha posto alcun accorgimento volto a dissimulare la sua identità o il settore della sua attività in ambito cinematografico”. E’ stata questa la sentenza del giudice Rossella Tammaro.

Adesso Mario Salieri è pronto a passare al contrattacco, chiedendo il risarcimento danni ad Auriemma.

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