Toscana, indagato il governatore Enrico Rossi

Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, indagato, da questa mattina, per l’inchiesta sulla Tpl.

Indagato a Firenze il governatore della Toscana, Enrico Rossi, in merito alla gara regionale per il trasporto pubblico regionale (Tpl). Un bando che prevede ben 4 miliardi per 11 anni completi. Il nome del governatore, che esplode di rabbia sulla pagina ufficiale di Facebook, viene accostato a quello di altre sei indagati, chiamati in causa per l’ipotesi di reato di turbativa d’asta. Si tratta di nomi di rilievo, volti noti nelle faccende dei trasporti pubblici. Riccardo Buffoni e Ivana Malvaso, dirigenti dell’area trasporti e della gare annesse.  Il professor Mario Sebastiani, la dirigente Irpet (istituto regionale programmazione economica) Patrizia Lattarulo, l’ingegnera Gabriella Rolandelli e il professor Stefano Pozzoli, tutti facenti riferimento alla commissione che aggiudicò il bando di gara. Per loro, come poc’anzi detto, l’ipotesi di reato è quella di turbativa d’asta.

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Il governatore della Toscana sbotta sulla pagina ufficiale di Facebook

Il governatore non ci sta, a vedere lette e ad ascoltare a gran voce, determinate affermazioni sul suo conto. E dichiara che “spesso ricevere un avviso di garanzia corrisponde al fatto che si fanno cose importanti per i cittadini”. Insomma, non usa mezzi termini, Enrico Rossi. Da sempre è dell’idea che, mettere le mani là dove l’interesse è di pubblico dominio, anche se rischioso sulla carta, non è sinonimo di illegalità ma di voglia di fare e di apportare vantaggiose modifiche. E lui non si tira indietro. Andrà fino in fondo, pronto a querelare chi avrà calunniato sul suo conto. Pronto a portare avanti una battaglia che non è nuova nel suo operato e con la quale ci si è dovuto già scontrare nel recente passato.

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