Champions League, il coronavirus torna a Lisbona: rischio per la Final Eight

La Final Eight di Lisbona, modalità con la quale si svolgerà la finale della Champions League di quest’anno, è a rischio per un ritorno da coronavirus.

Lisbona: finale di Champions League. Lo svolgimento della famosa Final Eight (modalità introdotta in via speciale per l’emergenza mondiale) è sotto monitoraggio per un ritorno da coronavirus negli spazi della capitale portoghese. Proprio il Portogallo era stata indicata come “nazione principe” per la lotta contro il coronavirus. Ragion per cui la Final Eight è stata affidata nelle mani di tale nazione europea (con sede a Lisbona). Una lotta condotta nei miglior dei modi soprattutto per una forte coesione politica da entrambi le parti, mettendo da parte maggioranza ed opposizione. Nelle ultime ore le autorità lusitane hanno rassicurato sui potenziali e nuovi focolai in via di sviluppo. Nonostante ciò si potrebbero prendere decisioni alternative. Tutto è concentrato nel lavoro delle prossime ore, cruciale e, forse, definitivo.

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Final Eight a Lisbona: numeri e voci sul rischio di non poterla giocare

Final Eight Lisbona rischio
Presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa (Getty Images)

Il Portogallo, per ora, vede un numero di contagiati pari a 40.415. Tali contagi però sono quasi interamente (77%) concentrati nei territorio di Lisbona e Valle del Tago. Per queste ragioni l’Uefa ha evidenziato il rischio di far disputare la Final Eight della Champions League 2019-2020. Viste le uscite degli alti ranghi del calcio europeo, nelle ultime ore sono intervenuti, sia il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa, sia Antonio Sales e Jamila Madeira, rispettivamente Segretario di Stato per la Salute e assistente allo stesso Segretario di Stato. Entrambi hanno rassicurato per il normale svolgimento alla preparazione dell’evento calcistico, anche se le autorità sanitarie portoghesi hanno rafforzato le misure di contenimento due giorni fa. È stato, di fatto, annunciato il divieto di riunioni di oltre dieci persone e definendo la chiusura di bar e negozi dalle ore 20:00. Nelle prossime ore non è escluso un “verdetto finale”, su tale situazione, sportiva e sanitaria.

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