Liverpool dopo Napoli, il calcio fa festa: assembramenti e divieti violati

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Il Liverpool si è laureato campione d’Inghilterra e migliaia di tifosi Reds sono scesi in piazza a festeggiare, come già accaduto a Napoli, violando i divieti di assembramenti

Un’attesa lunga trent’anni e allora contenere la gioia diventa difficile anche ai tempi del coronavirus: è festa Liverpool, Reds campioni d’Inghilterra a tre decenni di distanza dall’ultimo titolo nazionale conquistato. La matematica è arrivata ieri sera dopo la partita del Manchester City ed in città è accaduto quello che tutti attendevano: festa grande. In migliaia si sono riversati nelle strade della città per celebrare una squadra che in due anni ha portato a casa Champions, Supercoppa Europea, Mondiale per club ed, infine, l’ambita Premier League. Dopo un’attesa tanto grande, neanche il lockdown e gli inviti ad evitare gli assembramenti hanno avuto effetto. Già durante il match in centinaia si sono radunati fuori all’Anfield Road per seguire insieme la partita dei rivali del City. Al termine della gara poi si sono aggiunte migliaia di persone con fuochi d’artificio e fumogeni accesi per celebrare il successo. Il divieto di assembramenti per una sera è stato ignorato, nonostante gli inviti partiti nei giorni scorsi a rimanere a casa.

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Liverpool in festa ma senza polemiche

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La festa di Liverpool (Getty Images)

La festa Liverpool segue quella di Napoli per la vittoria della Coppa Italia. Anche il successo degli azzurri è stato celebrato infrangendo il divieto di assembramenti e qui in Italia non sono mancate le polemiche. Quelle che al momento in Inghilterra non sembrano esserci. Anzi dalla polizia è arrivato un plauso alla “maggioranza dei fan” che ha saputo capire che “questo non è il momento per unirsi per festeggiare”. Clima decisamente diverso da quello che ha accompagnato i caroselli di Napoli per la vittoria sulla Juventus. Un’attesa di 30 anni, evidentemente, non poteva non essere festeggiata a dovere da tanti.

 

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