Azzolina sfida Salvini sulla riapertura delle scuole: “Adesso basta”

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sfida il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista a Huffington Post.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina conferma che le scuole sono pronte alla riapertura il 14 settembre. Dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri infatti è ufficiale la data d’inizio del nuovo anno scolastico. La notizia però è stata accolta dalle proteste dei sindacati che segnalano l’assenza di misure di sicurezza per gli insegnanti. Secondo il segretario della CGIL Francesco Sinopoli ad oggi non ci sarebbero le condizioni per riaprire le scuole in sicurezza. I problemi principali sono la mancanza di spazi adeguati nelle scuole e la mancanza di personale. La paura quindi è di dover tornare alla didattica a distanza. Critico anche il leader della Lega Matteo Salvini, che su Twitter boccia la ministra e la definisce un’incapace. La ministra Azzolina però stavolta non ci sta, e in un’intervista rilasciata ad Huffington Post si lascia andare ad uno sfogo.

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Lucia Azzolina: “Sulle scuole sfido Salvini in TV”

lucia azzolina giuseppe conte
La ministra Lucia Azzolina con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Getty Images)

Nell’intervista rilasciata dalla ministra Azzolina è chiaro come secondo il governo non c’è il rischio di un secondo lockdown. Le misure di sicurezza e prevenzione infatti dovrebbero essere più che sufficienti per garantire un ritorno in sicurezza tra i banchi. La ministra difende anche la scelta di Domenico Arcuri come commissario straordinario per gestire la riapertura delle scuole. A detta di Azzolina il fatto di essere una donna giovane e di essere stata eletta tra le fila del Movimento 5 Stelle è motivo di critiche ingiustificate. Critiche a cui la ministra ha deciso di mettere un freno, dicendosi disposta ad un confronto televisivo con l’attuale leader dell’opposizione Salvini. Per la riforma della didattica sarà però necessario attendere l’arrivo dei soldi stanziati con il Recovery Fund. Una quota dei finanziamenti infatti sarà utilizzata per migliorare l’edilizia scolastica, riducendo le “classi pollaio”,  e per assumere nuovi presidi limitando le reggenze.

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