A seconda del tipo di intervento effettuato variano i limiti di spesa: in caso di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione, per il 2020, la cifra ammonta a 200 milioni di euro, nel caso di adeguamento dei luoghi di lavoro invece si arriva a 2 miliardi di euro.

Beneficiari del bonus sono i titolari di attività ricomprese nell’allegato presente all’art. 120 del Decreto Rilancio, caratterizzate da contatto diretto con gli utenti dei servizi (ristoranti, mense, alberghi, bar e altro).

Al fine di poter usufruire del credito d’imposta di cui all’art 120 del Decreto, gli imprenditori dovranno comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate, dal 20 luglio al 30 novembre 2020, l’ammontare delle spese ammissibili che sostenute nel 2020.

Una volta scaduto il termine per l’invio della domanda, i beneficiari dovranno indicare solo le spese ammissibili sostenute nel 2020. Il bonus è pari al 60% delle spese complessivamente comunicate fino ad un massimo di 80.000 euro.

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Decreto rilancio: cessione del credito

Decreto Rilancio
Decreto Rilancio (Getty Images)

Nel caso di credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione, di cui all’art. 125, la comunicazione telematica andrà inviata dal 20 luglio al 7 settembre 2020. Il bonus ammonta anche in questo caso al 60& delle spese complessivamente comunicate, il tetto massimo andrà comunicato con provvedimento dell’Agenzia da emanare entro l’11 settembre.

Mentre dal 1° ottobre 2020 sarà possibile cedere, anche parzialmente, il credito d’imposta per l’adeguamento dei luoghi di lavoro, sia ad istituti di credito che ad intermediari finanziari, tenendo conto della quota di credito relativa alle spese sostenute, fermi i limiti degli imposti fruibili.

Occorre ancora aspettare invece la pubblicazione del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per conoscere la data a partire dalla quale si potranno comunicare le cessioni del credito di imposta per sanificazione e acquisto di dispositivi protettivi.

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