La Barilla attacca dopo il polverone nato sul web sull’utilizzo del marchio Ringo da parte della Lega. La casa nega l’autorizzazione
La Barilla si difende e passa al contrattacco. Il noto marchio alimentare italiano ha risposto per le rime al polverone sollevatosi sul web nelle ultime ore. già , ma cos’è successo? Il logo dei biscotti Ringo, prodotti da Pavesi, uno dei marchi della famiglia Barilla, è apparso in un’immagine dell’account Twitter Lega-Salvini premier. Nella foto postata dal partito sui social network è chiaro il riferimento e l’associazione dopo una stretta di mano tra il leader leghista ed un suo sostenitore. L’associazione non è affatto piaciuta a molti utenti che, addirittura, avevano dato il via ad un vero e proprio boicottaggio, invitando tutti a non acquistare prodotti del marchio. Una situazione inaccettabile che ha scatenato la dura reazione della Barilla che ha rimarcato la sua posizione anche su Twitter.
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La casa, come spiegato chiaramente all’Adnkronos e sull’account Twitter, non ha autorizzato alcun gruppo politico o partito, tantomeno la Lega e conferma di non autorizzare l’utilizzo dei suoi marchi. Polemica, dunque, smorzata sul nascere, con la nota casa di prodotti alimentari tirata in ballo a sua insaputa e costretta a difendere il suo operato dalle critiche che potevano arrecare un danno d’immagine ed economico alla Barilla. Probabilmente costerà caro a Salvini l’aver usato lo slogan “Uniti si vince” proprio della Barilla che lo sfrutta per i noti biscotti amati dagli italiani.
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