Sostiene su Facebook le proteste contro il lockdown, in Australia: arrestata

La polizia di Victoria, in Australia, ha arrestato una donna che sosteneva su Facebook le proteste contro le misure anti Covid-19.

Una donna di ventotto anni residente a Ballarat, nello stato di Victoria, in Australia, è stata arrestata per aver appoggiato su Facebook alcune iniziative contro le decisioni del governo in materia di coronavirus. In particolare aveva incitato le persone a partecipare alle proteste contro il lockdown imposto dalle autorità per contrastare la recente risalita dei contagi da Covid-19.

Le immagini dell’arresto della donna, peraltro incinta, sono finite in un video da lei pubblicato tramite una diretta Facebook. E circa due milioni di persone hanno assistito alla diretta dal vivo. L’accusa riportata dalla polizia è di istigazione a delinquere. “È collegato a un suo post su Facebook, riguardo a una protesta contro il lockdown”, hanno spiegato gli agenti mentre ammanettavano la donna davanti alla famiglia.

Ma non ho violato alcuna legge”, si è difesa la persona arrestata, dicendo agli agenti di avere anche un’ecografia programmata di lì a un’ora. “Sì che l’ha violata. Ha violato la legge, e per questo la stiamo arrestando”, ha risposto l’agente Adrian Smith.

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Australia, arrestata per proteste su Facebook contro il lockdown – VIDEO

protesta lockdown australia arrestata
(Facebook)

Agli agenti di polizia intervenuti per arrestarla, almeno quattro, la donna ha offerto la sua disponibilità a eliminare immediatamente il messaggio dal suo profilo Facebook. “Ha già commesso la violazione”, le hanno risposto procedendo all’arresto davanti ai suoi due figli e al marito. Il mandato di perquisizione li ha autorizzati inoltre a sequestrare qualsiasi computer, tablet e smartphone della donna.

https://www.facebook.com/lilzoelee/videos/10158502844469137/

Non è il primo arresto compiuto dalla polizia in Australia in relazione all’emergenza Covid-19. Alcune persone sono state arrestate nelle settimane scorse per aver preso parte a proteste in piazza contro il lockdown. È tuttavia la prima volta che una persona finisce in manette per aver sostenuto sui social le proteste. Lo stato di Victoria è alle prese da circa un mese con un allarmante picco di contagi da coronavirus che ha già causato molte morti.

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