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74 anni di Freddie Mercury: il caso (irrisolto) dell’eredità

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Redazione

Il 5 settembre del 1946 nasceva Freddie Mercury: cantautore straordinario, fondò i Queen: oggi lo ricordiamo per una vicenda dell sua eredità

Rock star indiscussa degli anni ’70-80: Freddie Mercury. Cantautore, musicista e compositore che, assieme ai Queen, ha scritto pagine importanti, se non fondamentali, della musica internazionale. Oggi il cantante avrebbe compiuto 74 anni, se non fosse che la positività all’AIDS lo portò via nel lontano 1991. Pochi giorno dopo uscì il seguente comunicato: “Dopo le bruttissime diffamazioni divulgate dalla stampa, proprio nelle ultime settimane, voglio informare tutti quanti che sono risultato sieropositivo e ho contratto l’AIDS. Per questo motivo, fino a ora, ho ritenuto opportuno tenere privata questo pesantissimo fardello, che ora divulgo a tutti voi”.

Da anni, però, si discute della pesante eredità che Freddie lasciò nelle mani dell’ex moglie Mary Austin. Un gesto che vide coinvolto, da sempre, anche il suo compagno Jim Hutton. Quest’ultimo pensò che Mary non avrebbe rilevato la casa del frontman dei Queen, eppure andò così. Dopo anni, forse, il caso si è risolto grazie alle parole di una terza persona.

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Freddie Mercury e la sua pesante eredità: parla l’amico Peter Freestone

Freddie Mercury abbracciato con la ex moglie Mary Austin (Fonte Facebook)

Da sempre i fan si son chiesti se Freddie amasse “lei” o “lui”: parliamo sempre di Mary Austin e Jim Hutton. Mercury scrisse Love of My Life per Mary e, dopodiché, anni dopo la loro separazione, la definì comunque sua “moglie di diritto”. Sta di fatto che, quando il cantante morì, Jim (che in quel momento era al suo fianco) dovette lasciare la casa villa del partner, la One Garden Lodge a Kensington.

Le ultime quattro persone che si presero cura di Freddie durante i suoi ultimi giorni, 24 ore su 24, furono: il compagno Jim Hutton, Joe Fanelli, ex amante e chef di Mercury, l’ex moglie Mary Austin e l’amico e parrucchiere Peter Freestone. Proprio quest’ultimo è voluto intervenire spendendo alcune parole in merito alla vicenda poc’anzi descritta.

La versione di Peter Freestone sull’eredità di Freddie Mercury

Jim Hutton sembra aver detto, anni addietro e prima della sua morte, che per lui c’era molto altro da ereditare. Non è della stessa opinione Freestone. Quest’ultimo, durante un’intervista per l’Express Online, ha dichiarato che: “Ho forti tutti dubbi sul fatto che sia successo, mi sembra davvero surreale. Qualsiasi dettato, a voce, non ha significato terzo e ultimo. Freddie lo aveva affermato a gran voce: ‘Se muoio per primo, lascerò tutto a Mary Austin. Nessun altro, al di fuori di lei, riceverà un soldo. Tranne i miei gatti'”.

L’amico Peter, però, non si è limitato a descrivere la situazione in superficie. Andando in “profondità delle acque” ha dichiarato che: “Prima di passare ad altra vita Freddie aveva espresso verbalmente, e in modo più che chiaro, che io Jim, Joe e io potessimo restare al Garden Lodge. Una volta, poi, pronti ad affrontare quel famelico mondo lì fuori, avremmo potuto lasciarla. Lui lo sapeva: nessuno di noi sarebbe rimasto lì a lungo. Freddie era così: pensava prima agli altri che a se stesso. Non siamo stati affatto sfrattati per strada, questo è quanto. Si era assicurato, fino all’ultimo respiro, che avessimo tutti un posto dove andare”. Di fatto Hutton ricevette 500 mila sterline e costruì una casa in Irlanda dove visse fino alla sua morte nel 2010.

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