Aerei in volo verso il “nulla”: l’umanità a un passo dal vuoto cosmico

Durante il periodo del Covid-19 arriva la notizia direttamente dall’Australia: degli aerei in volo verso il “nulla”, biglietti esauriti.

finestrino aereo in volo
Una bella veduta dal finestrino di un aereo in volo (Fonte Facebook)

Con la menata dell’andrà tutto bene ci siamo nuovamente immersi in vortice pazzesco. Sempre pronti a sperare e mai ad agire. “Andrà tutto bene” può essere un’arma a doppio taglio, ma quando lo si capisce è ormai troppo tardi. Da sempre abbiamo voluto credere alla favoletta del “tutti più buoni” a fine pandemia. Poi, spesso e volentieri, ci ritroviamo nel nulla cosmico. Lo stesso nulla che potrebbe sorvolare sulle nostre teste, per osservare un bel… niente.

La trovata, se così possiamo chiamarla, viene direttamente dalla terra dei canguri: l’Australia. Un volo che parte da Sidney e atterra Sidney, giusto per consumare un po’ di carburante e inquinare in un momento dove tutti eravamo (e lo siamo ancora) alla riflessione più profonda. Un volo per visitare la propria città dall’alto. Qualcuno afferma che è un modo per risanare il turismo di volo, altri ci vedono il nulla… cosmico, come detto poc’anzi. La trovata, però, sembra essere stata ben gradita dagli abitanti del posto, soprattutto in relazione alla vendita dei biglietti.

Il viaggio verso il nulla: cosa ci dicono questi aerei in volo a prezzi esorbitanti

areo in volo
Aereo in volo nei cieli australiani (Getty Images)

Il metodo è partito dall’Australia, esattamente da Sidney. Essenzialmente viene spacciato come un modo per tornare a viaggiare, ma non è assolutamente così. I viaggiatori capricciosi non esistono. O meglio: il vero viaggiatore è quello che sa attendere, aspettare il momento giusto (durante una pandemia) e poi ripartire. Chi è capriccioso, non è viaggiatore, è bene iniziare a usare le parole per quelle che sono, ristudiandole nel loro essere più profondo. Il turista è capriccioso, il viaggiatore è un sognatore, molto spesso anche silenzioso.

Potremmo riscoprire la terra sotto i nostri piedi, la natura intorno a noi, respirarla a mo’ di contatto con il tutto e invece no: prendiamo degli arei per girare intorno alla nostra città, osservandola da lontano, a prezzi esorbitanti. Eppure i biglietti sono già andati a ruba: da 527 dollari a 2.754. Per carità: ognuno può fare della vita quello che vuole, ma in tempi di pandemia dovremmo riflettere tutti un po’ di più su cosa è bello, su cosa è giusto, e su cosa è buono dare ai vai cittadini di ogni Paese.

 

 

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