Scandalo Serena Grandi: oggi condannata a due anni di carcere

Colpita da uno scandalo: condannata a due anni di carcere, lei che è stata la donna più desiderata dagli italiani.

Serena Grandi è stata una delle donne più desiderate a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. In molti film italiani venne scelta come protagonista per mettere in mostra le sue abbondanti forme.

Oggi, a 62 anni, la Grandi si destreggia tra qualche comparsata in vari film e un’attività da imprenditrice. Ma proprio da una di queste attività arriva la condanna del tribunale di Rimini: 2 anni e 2 mesi di reclusione.

Serena Grandi condannata dal Tribunale di Rimini

Un grande successo quello avuto da Serena Grandi che conobbe la celebrità nel 1985 grazie al ruolo di “Miranda” nell’omonimo film di Tinto Brass, regista con il quale lavorerà sino alla fine degli anni ’90.

Perchè Serena Grandi è stata condannata?

Tutto ha avuto inizio nel 2013, anno de “La Grande Bellezza” (film in cui ha avuto una piccola parte), Serena Grandi cercando di sfruttare il successo della pellicola aprì un ristorante in provincia di Rimini, precisamente a Borgo San Giuliano. Un locale chiamato “La Locanda di Miranda“, prendendo ispirazione dal suo personaggio nel film di Tinto Brass.

serena grandi foto instagram

Un’attività ristorativa però mai davvero decollata, tanto da costringere la Grandi a tirare giù la serranda appena due anni dopo. I dipendenti, tra l’altro, negli ultimi mesi non sono stati nemmeno pagati. Proprio dalla denuncia dei dipendenti è partita l’inchiesta da parte delle autorità riminesi.

Un vero fallimento imprenditoriale per l’attrice che, ora, continua a pagare le conseguenze di quell’attività finita male.

Il tribunale di Rimini infatti ha emesso la condanna per Serena Grandi: 2 anni e 2 mesi di reclusione  con distrazione di beni strumentali della società, di cui la Grandi era responsabile, Donna Serena srl (società, che gestiva il ristorante, fallita anch’essa), e le irregolarità sui libri contabili, tra l’altro scomparsi (mentre per legge è obbligatorio conservarli).

I legali della Grandi ora valuteranno se fare o meno ricorso contro la sentenza arrivata solo poche ore fa.

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