Comune di Ferrara, la gaffe sullo stupro: poi le scuse dopo le polemiche

Un post del Comune di Ferrara ha dato vita a forti polemiche per una frase shock sulla violenza contro le donne: scuse immediate.

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Il post del Comune di Ferrara alla base delle polemiche (Facebook)

Il Comune di Ferrara ha fatto un errore di comunicazione destinato a far discutere per giorni. Nell’ambito di un progetto di promozione dell’Agenda 2030, una serie di obiettivi proposta dall’ONU, il Comune ha postato su Facebook una frase davvero inappropriata.

Il team di comunicazione infatti ha creato un’immagine con la frase: “Se sei ubriaca sei in parte responsabile dello stupro”. La campagna, secondo le dichiarazioni su Facebook del sindaco Alan Fabbri, voleva porre l’attenzione su una ricerca ISTAT che sostiene come il 15% delle persone intervistate sia d’accordo con la frase.

La pubblicazione dell’immagine però ha suscitato subito grandissime polemiche. L’impatto immediato del post infatti non era per niente quello sperato dal Comune. In tantissimi hanno accusato la giunta guidata da Fabbri di sostenere affermazioni del genere, costringendo l’amministrazione comunale a correre ai ripari.

In poche ore infatti il post incriminato è sparito, sostituito da un post più lungo in cui oltre a spiegare l’idea dietro la campagna il Comune ha chiesto scusa. Il gesto, benché apprezzabile, non ha però spento le polemiche. In tanti infatti sostengono che è troppo facile cancellare il post e chiedere scusa dopo le reazioni di sdegno: le campagne vanno pensate prima con intelligenza.

Comune di Ferrara, polemiche contro la giunta nell’anniversario della morte di Aldrovandi

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Federico Aldrovandi, ucciso il 25 settembre di 15 anni fa (Facebook)

Le polemiche che hanno investito il Comune di Ferrara arrivano nel giorno di un’importante ricorrenza cittadina. Oggi ricorrono infatti i 15 anni dalla morte di Federico Aldrovandi, 18enne ferrarese ucciso durante una colluttazione con la Polizia. Nel 2013 il Tribunale ha condannato tre poliziotti per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.

Le polemiche sulla morte di Aldrovandi continuano ancora oggi, tra chi sostiene che la colpa sia del ragazzo e chi ritiene che i poliziotti abbiano abusato del loro ruolo. Nemmeno le perizie mediche hanno stabilito con precisione chi sia il responsabile della morte del 18enne. Quello che è certo è che la prima ipotesi dell’abuso di stupefacenti non ha avuto nessuna prova e il Tribunale l’ha dichiarata falsa.

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