Sbiancamento dei denti in Turchia: tragedia per tre nord irlandesi

Tre ragazzi nord irlandesi volano in Turchia per provare uno sbiancamento dei denti a un costo molto ridotto: finisce in tragedia.

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Aereo in volo (Getty Images)

Partire per un viaggio non costa molto, o meglio: costa, ma non così troppo perché di piacere. Prendere un aereo per subire un’operazione è cosa ben diversa, alla quale dovremmo prestare molta attenzione. Per quanto possa essere vero che una realtà offre migliori condizioni d’intervento (a livello di prezzo) sul corpo umano, documentarsi sul da fare è cosa buona giusta.

Documentarsi per prevenire degli effetti collaterali. La vicenda di oggi gira tutta intorno a questa frase e vedo protagonisti tre giovani ragazzi nord irlandesi che, improvvisamente, decidono di prendere un aereo con destinazione Turchia. Il motivo, apparentemente, è semplice: uno sbiancamento dei denti. Di gruppo, tutti e tre insieme. Una volta, però, giunti a destinazione qualcosa va storto e i tre uomini finiscono nel vortice di una vera e propria tragedia.

Tragedia in Turchia: dallo sbiancamento dei denti alla morte “oscura”

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Uno sbiancamento dentale (Getty Images)

Tre ragazzi, già identificati: Richard Molloy, Declan Morson e Aaron Callaghan. Sono questi i nomi dei tre uomini che nelle ultime ore avevano lasciato la propria città, Belfast, per raggiungere un’altra città, turca: Marmaris. Qui, tutti e tre, per una questione di prezzi (anche se rimane un mistero dato anche il prezzo del biglietto), avevano deciso di spendere i loro soldi per un trattamento odontoiatrico: lo sbiancamento dentale.

Forse (dato che ancora si indaga) un farmaco assunto male, troppo forte, o magari non controllato: i tre sono entrati in coma. Per il primo, il 33enne Mollory, non c’è stato nulla da fare, il ragazzo è morto dopo pochi minuti. Gli altri due, invece, dovrebbero essere in condizioni di miglioramento e sotto stressa osservazione. Il ministro degli Esteri nord irlandese è in contatto con le autorità turche per avere aggiornamenti sul caso e per sapere meglio cosa possa aver causato una simile tragedia. Se dovesse essere confermato l’ipotesi di un farmaco pre-intervento le cose si metterebbero davvero male.

 

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