Voli aerei, arriva la rivoluzione sui certificati da esibire anti Covid-19: l’idea di un laboratorio elvetico

Il Covid-19 sta condizionando tutto e tutti, in special modo i voli aerei con tanti disagi per i passeggeri che si devono sottoporre a tanti controlli prima di potersi imbarcare. E’ però in arrivo una novità davvero rivoluzionaria, che potrebbe, almeno parzialmente, rendere la vita meno complicata ai viaggiatori.
Si tratta del CommonPass, un sistema che – almeno in teoria – dovrebbe rendere il viaggio più sicuro ed evitare numerosi intoppi a chi deve prendere l’aereo, per necessità o piacere. E’ di fatto un pass digitale per la salute che dovrà dare sicurezza e risposte ai viaggiatori.
Al momento siamo ancora nella fase della sperimentazione che durerà ancora qualche settimana. Filtra però grande ottimismo negli operatori del settore che sperano come si tratti della formula rivoluzionaria in grado di dare l’accelerata all’intero sistema, gravemente colpito dalla pandemia.
Il pass ha un solo obiettivo; dare la possibilità di effettuare viaggi con una sicurezza maggiore. Come? Ogni passeggero, di fatto, dovrà portare in formato digitale l’esito del tampone a cui si è sottoposto. Una soluzione, questa, che faciliterà anche lo sbarco dei passeggeri all’aeroporto di arrivo, con controlli più rapidi.
Il CommonPass: come funziona per i voli aerei

Al momento è testato dalla United Airlines e dalla Cathay Pacific Airways tra voli intercontinentali che agiscono su New York, Londra, Singapore ed Hong Kong. Già, ma come funziona? Il CommonPass controlla se la documentazione è in regola per partire.
A quel punto procede con la generazione di un codice QR che sarà scansionato all’imbarco da parte della compagnia aerea e contestualmente dagli agenti di frontiera all’arrivo del passeggero in aeroporto. L’obiettivo è rendere meno gravosi i controlli.
D’altronde questo codice QR sarà unico per tutti i Paesi ed in lingua inglese, peraltro emesso da una società autorizzata a livello internazionale al contrario di quanto accade oggi. Spesso, infatti, gli attestati sono scritti nella lingua del Paese di provenienza del viaggiatore, semplicemente stampato.

Una situazione che rende tutto più difficile e complicato. Il CommonPass è stato lanciato dal The Commons Project, una fondazione svizzera, e dal World Economic Forum.