Per contenere la crescita dei nuovi casi di Covid alcune regioni hanno imposto un vero e proprio “coprifuoco”: per questo torna l’autocertificazione obbligatoria.
Nuovo giro di vite sulle norme per prevenire la diffusione del Covid. La crescita dei nuovi casi di coronavirus infatti ha spinto tre regioni – Campania, Lombardia e Lazio – a stabilire un nuovo coprifuoco. Si tratta di una versione “light” del lockdown che purtroppo abbiamo vissuto solo pochi mesi fa. Nelle tre regioni infatti non si potrà uscire di casa dalle 23 alle 5 (dalle 24 alle 5 nel solo Lazio) senza un motivo serio.
Per giustificare i propri spostamenti torna in vigore l’autocertificazione, uno strumento che permetterà alle persone che ne hanno esigenza di potersi spostare. I motivi che permetteranno di spostarsi sono il lavoro, motivi di salute o altre ragioni già ammesse dai precedenti DPCM. In Campania l’autocertificazione sarà obbligatoria anche per gli spostamenti fuori dalla regione.
La compilazione dell’autocertificazione è abbastanza semplice e intuitiva. Basta infatti inserire i propri dati anagrafici, un contatto telefonico e le ragioni dello spostamento. Bisognerà anche inserire il luogo d’inizio e di fine tragitto e la durata prevista dello stesso. Infine il modulo andrà firmato in fondo. Chi si sposterà durante l’orario del coprifuoco dovrà girare con l’autocertificazione già compilata.
Autocertificazione Covid, le pene per chi viola le regole
Le nuove norme sul coprifuoco adottate in tre regioni d’Italia per limitare la crescita dei casi di Covid nel Paese ricordano un po’ quelle che istituirono il lockdown lo scorso marzo. Si tratta di una decisione che serve a scongiurare proprio il rischio di una chiusura completa che distruggerebbe l’economia italiana.
Per questo motivo le pene per chi viola il coprifuoco, contenute nelle ordinanze firmate dalle amministrazioni regionali, saranno davvero molto severe. Si rischia infatti una denuncia penale ed una multa fino a 5.000 euro. Se invece si viola la quarantena, obbligatoria per tutte le persone positive o in attesa dell’esito del tampone, la pena è ancora più pesante. Si rischiano fino a 5 anni di carcere se non si contagia nessuno, mentre in caso di trasmissione della malattia la pena massima è di 12 anni di detenzione.
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