Papeete, da Salvini al… fisco: sequestro record per la discoteca

Sequestro di 500 mila euro alla società che gestisce Papeete e Villa Papeete, accusata di aver tratto vantaggio da false fatturazioni della Mib Service

Papeete sequestro
Papeete sequestro (Foto dal web)

È stato disposto un sequestro preventivo di 500 mila euro circa dal Gip del Tribunale di Ravenna nei confronti della società che amministra Papeete e Villa Papeete di Milano Marittima, luoghi amati e frequentati abitualmente da Matteo Salvini.

La misura riguarda lo sviluppo dell’inchiesta della Guardia di Finanza sulla Mib Service, la quale a metà giugno era stata già destinataria di provvedimento analogo per 5,8 milioni di euro. La cifra era stata ridotta ad agosto in sede di riesame dal Tribunale di Ravenna. Era stata però confermata l’ipotesi di associazione per delinquere per le tre persone che stanno al vertice della società.

La società che amministra Papeete e Villa Papeete ha frodato il fisco?

Papeete
Papeete (Foto dal web)

L’inchiesta era partita a seguito di una verifica fiscale della guardia di Finanza nei confronti della società, accusata di aver frodato il fisco. Società creata quindi per la “commissione di attività illecite”. Il Tribunale aveva accennato ad un illecito profitto delle singole aziende che avevano tratto vantaggio tra il 2013 e il 2017 di 5,6 milioni di euro dall’uso delle fatture considerate false. Intanto l’avvocato di Papeete e Villa Papeete, Ermanno Cicognani, ha presentato già la richiesta di riesame del sequestro.

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