Preoccupano le condizioni di Diego Armando Maradona: il campione, indiscusso, è ricoverato in ospedale per un crollo emotivo dopo i 60 anni.
In questi ultimi tempi niente è più come sembra. C’è così tanto fermento, tensione e angoscia lì fuori che il mondo sembra davvero in netta trasformazione. Non sappiamo ancora in cosa, ma sicuramento lo è. Non solo per le notizie intorno alla pandemia, o meglio anche per quelle e per altro ancora. Ieri Francesco Totti, numero 10 indiscusso della Roma e del mondo, è risultato positivo al coronavirus con sintomi acuti.
Poi è stata la volta di un altro numero 10, anche lui campione e leggenda indiscussa: Diego Armando Maradona, idolo della folla napoletana e di tutto il mondo che ruota intorno al calcio. Quest’ultimo è stato ricoverato in ospedale non per danni avuti in relazione alla vicenda del Covid-19. Anche se, dalle prime voci, si sospettava una positiva proprio del “mostro”. El Diez, ora, è all’interno di una clinica di La Plata.
Ricoverato d’urgenza: Maradona lascia tutti col fiato in gola
Maradona è entrato in un ospedale in Argentina: è questa la notizia che lascia tutti col fiato in gola. Il suo ricovero, però, non è una sorpresa. Durante la festa dei suoi 60 anni, El Pibe de Oro, era apparso stanco, sconsolato e molto depresso. Maradona, dalle prime voci che circolano negli ambienti del Sud America, è stato duramente colpito e travolto dagli effetti della pandemia, non tanto a livello fisico, ove è ancora integro, quanto a livello psicologico, soprattutto dopo la morte del cognato.
Per questo motivo è avvenuto il ricovero: un netto crollo emotivo per una costante pressione psicologico che il numero 10, ex Napoli, non ha retto più. Nonostante siano quasi certe le motivazioni di tale entrata ospedaliera, Maradona, negli ultimi tempi, era stato a contatto con molte persone risultate poi positive al Covid. Per questo motivo, anche se ha già effettuato dei test dai quale è uscito indenne, nelle prossime ore verrà sottoposto ad altri controlli per accertare la sua negatività al coronavirus.
