Ancora troppo presto per decretare il vincitore, ma Joe Biden sembra essere a un passo dalla vittoria: il candidato democratico rimonta e si aggiudica due Stati clou nella lotta alla presidenza.
Non smettono di tenere banco, a livello nazionale e mondiali, le elezioni Usa 2020. Nelle ultime ore qualcosa sembra smuoversi, anche se i voti postali saranno contati ancora nel lungo periodo. Intanto Joe Biden si aggiudica due Stati clou che gli potrebbero permettere di cantare vittoria già nelle prossime ore o giorni.
Proprio così. A fare la differenza, ancora una volta e soprattutto durante queste elezioni caratterizzate dal Covid-19, sono i voti per posta. Di solito, nell’andamento generale delle scorse elezioni americane, favoriscono il candidato democratico.
Il ragionamento è facile: chi vota per posta è quasi sempre un elettore non dà peso alla politica repubblicana. Anche questa volta sembra dover andare così, con i voti, però, decisivi a decretare il vincitore e prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Una vittoria in pugno: Joe Biden ringrazia Michigan e Winsconsin
Dalle prime schede scrutinate si andava verso un testa a testa. Ma non era un dato certo e, più che altro, veritiero. Milioni di americani si sono espressi per via postale. Tutti voti che arrivano in un secondo momento e che, come detto poc’anzi, favoriscono, quasi sempre, il candidato democratico.
Tre Stati clou e il voto postale. Erano Michigan, Winsconsin e Pennsylvania. Tutti e tre vinti da Donald Trump nel 2016. Anche in questa tornata, il presidente uscente era in vantaggio, seppur di poco. Ma solo con le schede scrutinate in presenza. In un secondo momento sono arrivati i voti postali e la situazione in Michigan e Winsconsin si è ribaltata con Biden alla testa degli Stati poc’anzi citati.
Ora, il candidato democratico si ritrova in “mano” 264 grandi elettori, a un passo dalla vittoria. Si aspetta solo la conferma del Nevada, che porta a chi si aggiudica lo Stato 6 grandi elettori, è la quota dei 270 sarà raggiunta. Da lì potrà iniziare la festa e, forse, un nuovo cammino, per gli Stati Uniti d’America e per il resto del mondo.
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