Nuovo DPCM, Zaia contro De Luca e Fontana: “Basta fare polemiche”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha lanciato un appello ai colleghi Vincenzo De Luca e Attilio Fontana: basta polemiche sul nuovo DPCM. 

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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana (Getty Images)

Il nuovo DPCM varato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha introdotto nuove misure restrittive in molte regioni d’Italia. Quattro di queste – Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta – sono diventate zone rosse, pertanto entra in vigore un lockdown di 14 giorni. La decisione però ha scontentato molti, anche tra i presidenti di regione. Tra questi Attilio Fontana, presidente della Lombardia, e Vincenzo De Luca, fresco di rielezione in Campania.

I due presidenti si sono schierati apertamente contro le decisioni dell’esecutivo, ma per motivi diversi. Fontana infatti ritiene la scelta di un lockdown in Lombardia inutile, visto lo stato delle cose, perché rischia di soffocare l’economia della regione. De Luca al contrario avrebbe voluto misure più restrittive, visto l’aumento dei contagi soprattutto nella città metropolitana di Napoli.

C’è però anche chi sostiene l’operato del governo. Luca Zaia infatti si trova a fare l’alleato d’eccezione di Conte: ai microfoni di RadioUno ha lanciato un appello ai colleghi. Il messaggio di Zaia è chiaro: l’obiettivo è lo stesso per tutti, quindi basta polemiche sterili e via ad una collaborazione vera. Il presidente del Veneto chiarisce subito che anche secondo lui il DPCM ha dei problemi anche seri, ma questo non è il momento adatto per le recriminazioni.

Zaia sostiene il DPCM e si appella ai colleghi presidenti: serve unità

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Zaia sostiene il DPCM e chiede unità ai colleghi (Getty Images)

Il sostegno di Luca Zaia al nuovo DPCM arriva all’indomani dell’annuncio delle zone rosse in quattro regioni. Il Veneto rientra nella fascia gialla, quella con le restrizioni più leggere: bar e ristoranti chiusi alle 18, centri commerciali chiusi nel weekend e libertà di movimento nella regione e tra regioni gialle.

La regione guidata da Zaia però ha accusato particolarmente il colpo della prima ondata della pandemia, per cui un secondo peggioramento della situazione potrebbe trascinarla nel baratro. Per questo motivo il presidente di regione ha dato ordine di riaprire i centri Covid in tutta la regione, in attesa di studiare nuove possibili restrizioni.

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