Luca Zaia riceve una minaccia di morte: “Asino vorrei spararti”

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riceve una pesante minaccia di morte: attraverso la posta elettronica arriva l’intimidazione

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Zaia  (Getty Images)

La situazione Coronavirus in Italia continua ad essere preoccupante in Italia. Il Governo negli ultimi giorni ha deciso di suddividere il paese in zone descritte dalla situazione di contagio, ovvero zona rossa, zona arancione e zona gialla. Il Veneto è stato inserito nella zona rossa, visto l’alto incremento di contagi. Nelle ultime ore però spunta che il governatore della Regione, Luca Zaia, riceve una clamorosa minaccia di morte. A denunciarlo è ‘Il Gazzettino’, che riporta che l’intimidazione sarebbe arrivata al presidente della Regione via email, con scritto: “Asino, vorrei spararti in bocca”. Arriva subito la solidarietà attraverso i social, da parte di una collega che condanna tale gesto. Un episodio davvero incredibile da credere in un momento così difficile per la nazione in cui servirebbe unità anche nelle scelte prese per il bene del paese.

Luca Zaia minacciato di morte via mail: il messaggio solidale di Alessia Rotta

Luca Zaia
Luca Zaia (Twitter)

Spiacevole episodio accaduto al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Infatti, attraverso la propria email personale, il governatore riceve un messaggio minatorio che recita: “Asino, vorrei spararti in bocca”. Una cosa davvero deplorevole, che colpisce il presidente per questioni riguardanti la gestione dell’emergenza Covid. Il messaggio risalirebbe allo scorso 21 settembre, ma sarebbe uscita fuori solo recentemente. A mostrare la propria solidarietà tra tutti è Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Infatti attraverso il proprio account Twitter manifesta la propria solidarietà, augurandosi che i colpevoli vengano presto trovati e puniti. Già in passato il presidente della Regione è stato vittima di minacce, come nello scorso febbraio, quando due ragazzi lo minacciarono attraverso i social. I due però si sono scusati, ricevendo però la condanna per diffamazione aggravata.

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