Covid, il virus rallenta: scongiurato il rischio lockdown?

La situazione Covid in Italia sembrerebbe vedere un leggero miglioramento nei dati: il rischio lockdown dunque si può dire scongiurato?

Covid, tampone in auto
Covid, tampone in auto (Gettyimages)

Numeri alla mano, le restrizioni applicati dal Governo nell’ultimo Dpcm sembrerebbero avere un leggero effetto sull’andamento del Coronavirus in Italia. Nonostante ieri i nuovi contagi siano stati più di 32 mila, la percentuale di nuovi casi nell’ultima settimana è stata di +18,7%, in calo rispetto alla settimana precedente. Per fare in modo che la curva inizi a calare bisogna arrivare allo 0%, ma la via sembrerebbe quella giusta. A dare maggiore speranza però non è tanto la curva dei contagi quanto la riduzione della velocità di crescita della propagazione del virus. Come spiegato infatti dal professor  Cesare Cislaghi al Corriere della Sera, “l’incidenza dei nuovi casi di positività sembra si stia stabilizzando”. Questo potrebbe portare a scongiurare un futuro lockdown generale in Italia, ma non senza aver raggiunto prima il picco.

Covid, rischio  lockdown più lontano: picco del virus previsto per la seconda metà di novembre

Bollettino
COVID-19 (Fonte GettyImages)

Il Coronavirus in Italia continua ad essere il nemico principale da sconfiggere. Le nuove restrizioni del Governo, che ha deciso di dividere l’Italia in zona rossa, arancione e gialla, sembrano funzionare. Anche il rapporto tamponi-positivi sembrerebbe essere in leggero calo, ma adesso si aspetta il picco. Infatti, secondo quanto dichiarato dal professor Roberto Battiston dell’Università di Trento nell’intervista rilasciata a ‘Repubblica’, l’epidemia starebbe rallentando, ma il picco di infetti potrebbe arrivare il prossimo 27 novembre, con la curva che da lì in poi inizierebbe a calare. Questi segnali di miglioramento naturalmente non significano che la battaglia contro il Covid sia finita, anzi, proprio ora bisogna rispettare le restrizioni e combattere. Dunque cresce la speranza di scongiurare un secondo lockdown generale, anche se non è detto che questo avvenga. Nel frattempo i segnali che arrivano dimostrano che l’Italia può farcela e ce la farà.

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