Video paziente morto al Cardarelli: guai in vista per l’ospedale

Spaventoso video girato all’interno dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove si vede un paziente morto in bagno: aperta un’inchiesta

Ospedale Cardarelli (Getty Images)

Immagini che fanno rabbrividire quelle girate all’interno dell’ospedale Cardarelli di Napoli, da una persona al momento sconosciuta. Infatti nel video circolato sui social, un uomo riprende la situazione all’interno del pronto soccorso dell’ospedale napoletano, dove si vede un uomo deceduto a terra all’interno del bagno, mentre gli infermieri chiamano aiuto. Nel frattempo l’uomo fa una panoramica della situazione e riprende altre due persone sulle barelle che sembrano essere in fin di vita. L’uomo di 84 anni anni deceduto, arriva in ospedale martedì scorso in condizioni gravi e si reca in bagno inspiegabilmente da solo e muore. Dunque viene aperta un’inchiesta interna su chi abbia girato il video e la pm Liana Esposito pone sotto sequestro la salma.

Paziente morto al Cardarelli, il direttore Giuseppe Longo risponde al video: la reazione del Ministro Boccia

Ospedale Cardarelli (Getty Images)

La situazione Coronavirus continua ad essere più che problematica in Italia, con gli ospedali vicini al collasso. All’ospedale Cardarelli di Napoli un uomo riprende con il telefono le condizioni del pronto soccorso, dove un uomo è a terra senza vita ed altre due persone sono in gravissime condizioni sulle barelle. Il direttore dell’ospedale, Giuseppe Longo, afferma la direzione sanitaria sta eseguendo un’inchiesta per trovare l’autore del video e le risposte starebbero arrivando. Una volta aver chiuso l’inchiesta tutto passerà nelle mani delle autorità. Più che condannare quanto successo il direttore elogia il lavoro di infermieri e medici che ogni giorno salvano vite e fanno turni estenuanti. Il Ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, dichiara che tutto ciò accade perché le persone vanno in ospedale anche solo per lievi sintomi, mentre bisogna restare a casa e rivolgersi sempre alle Asl di competenza.

 

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