Aiuti alle aziende, il supporto “gratis” che possiamo dare tutti noi

Il settore della ristorazione è sicuramente tra i più colpiti dalla pandemia Covid. In molti si sono ritrovati a chiudere nuovamente i loro locali: dubbi e incertezze sul futuro. Aiuti “gratis” per sostenere le aziende?

multe senza mascherina baristi
Da Pixabay

Tra i tanti dubbi e le incertezze di questo periodo ci sono sicuramente quelli dei ristoratori e imprenditori nel campo enogastronomico, costretti a fare i conti con le nuove strette o chiusure forzate. Dopo un’apparente quanto faticosa ripresa del settore ora si è di fronte a un nuovo blocco di tutto il comparto: in molte regioni d’Italia bar e ristoranti hanno abbassato le saracinesche, in molte altre sono costretti a lavorare in modo decisamente limitante e limitativo.

Conte ha promesso sostegni economici in tempi record e gli aiuti sono già arrivati sui conti correnti di molte aziende e imprese. Il Governo sta cercando di supportare finanziariamente i locali colpiti dalle nuove norme, ma anche noi comuni cittadini possiamo dare il nostro prezioso contributo. E farlo in modo del tutto gratuito. Come? Seguendo una serie di “consigli” condivisi su Instagram anche dal giornalista e autore Gabriele Parpiglia.

Covid, gli aiuti alle aziende: passaparola e gentilezza

Tutti noi possiamo dare il nostro contributo alla causa, anche senza tirare fuori un euro. Come supportare le aziende a costo zero? Basterebbe parlarne bene e lasciare recensioni positive, seguirli sui social media (ampliando così il loro pubblico e fanbase) oltre a interagire con i loro post, rendendole così più “visibili” alle piattaforme social stesse.

Il web si dimostra una valida arma di aiuto e supporto, in particolar modo proprio i social network. Se ci ritroviamo, per esempio, a consumare o usufruire di un servizio di un’azienda precisa, sicuramente dedicare un post a riguardo con tanto di tag alla stessa non guasterebbe di certo.

Non solo aiuti alle aziende. Germania, arriva la tassa sullo smart working?

Smart working
Smart working (Getty Images)

Intanto in Germania si pensa a un aiuto concreto per chiunque sia rimasto senza lavoro. L’idea è quella di tassare al 5% chiunque lavori in smart working per creare un fondo comune dal quale attingere per supportare i cittadini rimasti senza occupazione.

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