Basilicata, scuole chiuse fino al 2 dicembre: l’annuncio del governatore

Il presidente della Basilicata Vito Bardi ha annunciato che le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse in tutta la regione fino al 2 dicembre.

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Il presidente della Basilicata Vito Bardi (Twitter)

La seconda ondata dell’epidemia di coronavirus, che sta colpendo duramente tutta l’Italia da settimane, ha provocato la chiusura di molte attività in tutte le regioni. Venerdì scorso infatti il Ministero della Salute, d’accordo con l’Istituto Superiore di Sanità e con il CTS, ha classificato 7 regioni come zona rossa. Inoltre altre 9 sono diventate zone arancioni: i presidenti di Regione devono quindi applicare restrizioni più severe di quelle in vigore, ma non c’è un vero lockdown.

Nonostante tutto Vito Bardi, presidente della Basilicata, ha deciso di applicare regole più restrittive di quelle imposte dal governo. Per questo motivo in tutta la regione le scuole rimarranno chiuse almeno fino al 2 dicembre. La decisione arriva, come scrive lo stesso governatore, dopo una lunga consultazione con l’Unità di Crisi. L’ordinanza, firmata nel tardo pomeriggio di oggi, entra in vigore a mezzanotte: pertanto da domani tutte le scuole, di ogni ordine e grado, passeranno alla didattica a distanza.

Nel post con cui ha annunciato la chiusura delle scuole, il presidente lucano ha chiarito anche che se i dati saranno incoraggianti le scuole potrebbero riaprire prima del previsto. Al contrario, però, se la situazione non migliorerà la Giunta regionale potrebbe prorogare la validità dell’ordinanza. Inoltre Bardi ha anche annunciato l’apertura di due ospedali da campo a Potenza e Matera, che ospiteranno un totale di 50 posti letto.

Scuole chiuse in Basilicata, le regole nelle zone arancioni

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Un ospedale da campo (Getty Images)

La decisione del presidente della Basilicata Vito Bardi di chiudere tutte le scuole della regione rappresenta una stretta ulteriore delle regole già previste dal governo. Da due giorni infatti la regione è zona arancione, cioè rientra nella fascia intermedia di gravità dell’epidemia.

Le regole previste dal governo per le zone arancioni sono state inserite nel DPCM del 3 novembre dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Bar e ristoranti possono lavorare solo con asporto e consegne a domicilio, mentre musei, mostre e sale giochi chiudono i battenti. Inoltre non ci si può spostare fuori dalla regione né dal comune di residenza: gli spostamenti tra comuni sono ammessi in caso di grave necessità.

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