Gigi Buffon è stato pizzicato dai paparazzi di un noto settimanale italiano mentre faceva spesa al discount con i suoi figli. Pioggia di polemiche: “Con lo stipendio che hai?!”.
Gigi Buffon non ha certo bisogno di presentazioni. Il portiere della Juventus è una leggenda del calcio mondiale, uno dei più grandi giocatori della storia e ambasciatore internazionale del nostro Paese. A 42 anni non sembra ancora intenzionato ad appendere i guantoni al chiodo, prolungando la sua carriera dopo un ritiro che fino a 3 stagioni fa sembrava quasi deciso. L’addio alla Juventus, una pensione che pareva già decisa, quindi la chiamata del PSG e l’anno in Francia.
Poi il ritorno in bianconero, a fare il secondo e soprattutto a far pesare la sua presenza e personalità all’interno di uno spogliatoio con molti compagni giovani. Attualmente il portiere guadagna 1,5 milioni, decisamente di meno rispetto al passato ma comunque tantissimo se paragonato a stipendi più “umani“. Nonostante la sua indiscussa ricchezza, però, Gigi è stato beccato far spesa al discount con i suoi figli.
In molti si sono chiesti il perché di questa scelta. “Con lo stipendio che hai porti i bambini al discount?” il dubbio popolare. Lo scopo di Buffon però è decisamente nobile.
Buffon con i figli al discount: il valore dei soldi
A pizzicare Buffon (valore stimato patrimoniale sui 60 milioni di euro) tra gli scaffali di un discount sono stati i paparazzi del settimanale Oggi. Il tutto accompagnato da una domanda: “Quando devi vestire i tuoi figli li porti allo spaccio aziendale?”. Dubbio legittimo, se non fosse per l’intento pedagogico ed educativo dell’ex portiere della Nazionale. Buffon infatti avrebbe portato i suoi tre figli al discount per dare un insegnamento sul valore dei soldi, sul non dare nulla per scontato nonostante la sua famiglia sia tra le più privilegiate del Paese.
Portando i bambini a far spesa come delle persone “normali“, insomma, Buffon spera di dare il giusto esempio sul valore di ciò che si possiede a Louis Thomas, Leopoldo Mattia e David Lee.
