Covid, lo studio sui polmoni rivela un’agghiacciante verità

I recenti studi sul tumore ai polmoni svelano delle verità già nell’immaginario dei medici: il covid era presente già da tempo

(Getty Images)

Continuano le ricerche per trovare i punti deboli del Coronavirus ed attaccarlo per sconfiggerlo. Nel frattempo in Italia si effettua una grande scoperta sulla data di arrivo del virus nel paese. Infatti secondo uno studio condotto dai professori Giovanni Apolone,  Ugo Pastorino e Gabriella Sozzi, si è riuscito a capire che il virus non sarebbe arrivato in Italia a febbraio 2020, ma come molti sospettavano sarebbe arrivato prima. Infatti attraverso i dati raccolti da ‘Smile’, si è potuto verificare che su 959 persone che si sono sottoposte allo screening per tumori tra settembre 2019 e marzo 2020, ben 111 erano in possesso degli anticorpi per il virus. Inoltre, 6 di questi avevano anticorpi così potenti da sconfiggerlo. Da questo studio si ipotizza che il Covid sia arrivato in Italia già dalla fine dell’estate 2019.

Covid, lo studio che svela come il virus agisce sui polmoni

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Dopo aver svelato quando il virus sarebbe approdato in Italia, anche se molti professori, come il dottor Galli, sono scettici a riguardo, ecco che viene svelato come il Covid agisce sui polmoni. Ricordiamo che una delle principali caratteristiche di questo virus è proprio la polmonite, dunque il dottor Mauro Giacca ha spiegato in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ che: “Siamo riusciti ad analizzare 41 polmoni di persone morte di Coronavirus. Da qui abbiamo potuto capire che il virus provoca all’interno vasi polmonari la formazione di alcuni coaguli di sangue. Questi a loro volta ostruiscono la corretta circolazione sanguigna”. Poi spiega l’importante uso dell’eparina per contrastarlo dichiara: “A causa del virus si provoca una fusione delle cellule polmonari chiamata ‘scinzi’. Questo spiegherebbe i danni a lungo termine provocati dal Coronavirus e può aiutare allo studio di nuovi farmaci per contrastarlo”.

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