Lewis Hamilton punta il dito contro il razzismo: “Ci vuole tempo”

Dopo essersi laureato campione del mondo di F1 per la settima volta, Lewis Hamilton parla della sua lotta contro il razzismo: afferma che ci vorrà del tempo

 (Getty Images)

Ormai Lewis Hamilton è una leggenda della Formula 1, soprattutto dopo aver rimontato e vinto il Gran Premio di Turchia, che lo ha visto laurearsi campione del mondo per la settima volta, affiancando Michael Schumacher. Dopo la festa per l’ennesimo traguardo raggiunto, il campione inglese in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ ha voluto parlare di una causa che ha molto a cuore, ovvero la lotta al razzismo: “Non sono ancora riuscito a trascinare tutta la F1 con me, sono tanti quelli che restano in silenzio. Ci vorrà del tempo per cambiare l’opinione di molti, ma il mio sogno è far parte della soluzione al problema. Non credevo mi seguisse così tanta gente e gli sono grato”.

Lewis Hamilton contro il razzismo e nega le voci sulla Ferrari: “Mai stato vicino”

(Getty Images)

Non solo vittorie nel curriculum di Lewis Hamilton, ma anche tanta azione nel sociale. Infatti il campione di F1 è molto attico contro il razzismo, causa che tiene molto a cuore e che ha sottolineato nell’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. Inoltre il pilota inglese ha anche parlato dell’accostamento passato alla Ferrari dichiarando che: “Non sono mai stato davvero vicino. Abbiamo parlato qualche volta per vedere se c’erano le opzioni giuste ma non c’erano”. Dunque un sogno irrealizzabile per i tifosi della rossa. Infine esalta il lavoro della Mercedes affermando: “Io sono solo un link che collega il lavoro di moltissimi. Quando sono arrivato qui faticavamo ad arrivare nei primi dieci, ma sognavo di aiutare il team e quando ho una sfida davanti mi dedico a questa giorno e notte”. Parole da vero campione dentro e fuori dalla sua monoposto da corsa targata Mercedes.

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