Infiltrato nell’ufficio della Merkel: spia egiziana semina il panico

Incredibile in Germania, dove una spia egiziana si è infiltrata nell’ufficio stampa di Angela Merkel: panico seminato dalla diffusione delle informazioni

Angela Merkel (Getty Images)

Una spia si è infiltrata nell’ufficio stampa della cancelliera Angela Merkel. No, non è un film d’azione, ma è quanto ha scosso la Germania in questi giorni. Infatti Amin K., egiziano che in questi anni è riuscito ad infiltrarsi all’interno dell’ufficio stampa della cancelliera tedesca, avrebbe riportato delle informazioni all’intelligence egiziana, il Gis, noto per l’attività terroristica. Secondo quanto riportato da ‘Euronews’, la polizia avrebbe aperto l’indagine sull’uomo a luglio ed avrebbe scoperto il passaggio di informazioni. L’uomo, che lavorava all’accoglienza dei visitatori, cercava di monitorare i giornalisti egiziani ed inviava rapporti su come i media affrontavano le politiche interne dell’Egitto. Ora l’uomo rischia fino a cinque anni di reclusione in carcere.

Germania, spia egiziana nell’ufficio stampa della Merkel: tentò di arruolare una fonte

Angela Merkel (Getty Images)

Una spia che poteva provocare il panico all’interno dell’ufficio stampa di Angela Merkel, viene smascherata dalle autorità tedesche. L’uomo che lavorava all’accoglienza cercava di raccogliere dei feedback su come lo stato affrontava le politiche interne egiziane, avvicinando giornalisti egiziani e trasmettendo informazioni al Gis. Inoltre, nel periodo tra il 2014 ed il 2015, tentò di arruolare una fonte che potesse riportargli notizie per i servizi segreti egiziani. L’intelligence estera egiziana e quella interna sembrerebbero essere attive in Germania, dove cercherebbero di trovare informazioni sugli oppositori del presidente Abdel Fattah al-Sissi, in particolare sui ‘Fratelli Musulmani’. Questo è un movimento che cerca di promuovere l’islamizzazione di società arabe. In alcuni paesi questa organizzazione è sostenuta, come in Turchia e Libia, ma in Egitto è bandita dal 2013. Ora l’uomo dovrà affrontare il processo che potrebbe costargli la reclusione in carcere per i prossimi cinque anni, dopo aver fatto tremare la Germania.

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