Vaccino Covid, il nuovo annuncio: arriva in anticipo?

Da una parte i primi annunci che parlano delle prime dosi del vaccino Covid in arrivo per fine gennaio. Da un’altra le smentite che evidenziano probabili ritardi. Ora le parole della Merkel: “Possibile entro Natale”.

Vaccino Covid (getty images)
Vaccino Covid (getty images)

Non c’è sicuramente uniformità di pensiero per quanto riguarda l’arrivo delle prime dosi del vaccino anti Covid. Dopo l’annuncio della Pfizer anche altre case farmaceutiche, tra le quali Moderna e AstraZeneca, hanno comunicato di aver finalizzato la cura al Coronavirus, ma ancora non si sa con certezza quando i primi pazienti potranno essere sottoposti alle somministrazioni.

Se in un primo momento si è parlato, e ancora alcuni parlano, di un possibile arrivo del vaccino tra la metà di gennaio e la fine del mese, altri esperti si sono detti titubanti della messa a disposizione delle prime dosi già in così poche settimane. Nel “dibattito” è intervenuta la cancelliera tedesca Angela Merkel che, a riguardo, si è detta particolarmente ottimista circa l’arrivo del vaccino. Tanto da sostenere come questo possa essere a disposizione già entro Natale.

Angela Merkel al Bundestag: “Vaccini entro Natale”

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Angela Merkel (Getty Images)

Angela Merkel è intervenuta al Bundestag e ha parlato anche del vaccino anti Covid. “Può darsi che i vaccini arrivino prima di Nataleha detto la cancelliera tedesca, che poi ha aggiunto come i primi a essere sottoposti alla cura saranno i membri del personale medico e sanitario. La Merkel ha messo anche in chiaro che nei prossimi mesi sarà molto limitata la fascia di popolazione che potrà contare sul vaccino, quindi la lotta al Covid è ancora molto lontana dall’essere vinta. Almeno, a breve, avremo un’arma in più per poter dare una svolta nella battaglia al virus.

covid bollettino ministero salute 25 novembre
Studio Covid (getty images)

Nonostante tutto però da più fronti arrivano avvertimenti circa la reale efficacia di un vaccino finalizzato in pochi mesi. In tanti si sono detti dubbiosi e titubanti, dichiarando come la somministrazione immediata possa portare con sé anche qualche rischio per la salute. Un recente sondaggio condotto in Italia, inoltre, ha evidenziato come un cittadino su sei non si sottoporrà alla cura nei prossimi mesi.

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