Pensioni, sarà ricambio generazionali: le novità nella prossima manovra

Nella nuova Manovra di Bilancio spazio alla nuova riorganizzazione delle Pensioni: cambiamenti in vista per l’esecutivo

Conte (getty images)
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La crisi economica che ha colpito l’Italia riflette anche sulle Pensioni, con nuove novità che saranno introdotte nella prossima manovra di Bilancio. L’obiettivo dell’esecutivo è favorire quelle anticipate per mettere anche un freno ai ricorsi agli ammortizzatori sociali causati dalla pandemia da Covid-19.

Nella legge di Bilancio, quindi, vi sarà un capitolo dedicato con uscita prima dei cinque anni; dunque via libera alla pensione a 37 anni e 10 medi di anzianità contributiva rispetto ai 42 anni e 10 mesi previsti dalla legge Fornero ancora in vigore per i trattamenti pensionistici. E via libera anche alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

L’obiettivo del governo è anche favorire nel 2021 un’uscita anticipata dei più anziani dal mondo del lavoro per creare un ricambio generazionale che possa dare spazio ai più giovani. Nella prossima manovra di Bilancio potrebbe vedere nuove soluzioni finanziarie coperte da Stato e datori di lavoro a metà.

Pensioni, come cambia la situazione con la Manovra di Bilancio

Governo - Pensioni
Il governo italiano (Getty Images)

Ad oggi – e fino al prossimo 31 dicembre – i lavoratori possono andare in pensione anticipatamente a partire dai 62 anni di età o dopo 37 anni e 10 mesi per gli uomini – 36 anni e 10 mesi per le donne – di anzianità contributiva. Di questa speciale iniziativa ne potranno usufruire le aziende che abbiano un minimo di 1.000 dipendenti.

Imprese che debbano avere anche un piano di riorganizzazione del personale nel piano industriale. E’ una soluzione peraltro già utilizzata dalle banche; per attivarla dev’esserci necessariamente il benestare del Ministero del Lavoro dopo accordo con i sindacati.

Conte (getty images)
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Nella nuova Manovra di Bilancio vi sarà un’ulteriore abbassamento dei canoni; la richiesta, infatti, potrà essere fatta da aziende con 500 dipendenti, con un innalzamento a 917 imprese che potranno fare domanda. I vincoli di accesso, però, si potrebbero abbassare ulteriormente, con i prepensionamenti che saranno accelerati grazie anche agli strumenti utilizzati dal governo per gestire la pandemia.

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