La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha nuovamente affrontato il tema delle feste di Natale in tempo di Covid: i controlli saranno intensificati.
L’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha fissato le regole per il periodo delle vacanze di Natale. L’epidemia di Covid infatti ha imposto nuove restrizioni per limitare la potenza della seconda ondata di contagi, che adesso stanno cominciando a dare risultati. Tuttavia questa decisione non ha convinto tutti: anche tra i presidenti di Regione c’è chi non condivide la linea dell’esecutivo, come ad esempio il lombardo Attilio Fontana.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha recentemente parlato dell’argomento, illustrando le novità sul piano dei controlli nelle strade. 70.000 agenti in tutto il territorio nazionale infatti vigileranno sul rispetto delle norme anti contagio. Gli agenti però controlleranno in maniera “discreta”: a detta della ministra infatti bisogna evitare ad ogni costo una militarizzazione delle città.
L’obiettivo del governo è quello di evitare una terza ondata di contagi limitando gli spostamenti a cavallo del periodo natalizio. L’esempio della scorsa estate, dove l’allentamento delle misure ha portato ad una nuova impennata dei casi, ha fatto capire che non si può ancora abbassare la guardia.
#Covid e #Natale, #Lamorgese: “70mila agenti per i controlli”https://t.co/2Eyxe3IhLW pic.twitter.com/vYJ3nDmbGe
— Adnkronos (@Adnkronos) December 5, 2020
Natale ai tempi del Covid, più controlli alle frontiere e negli aeroporti
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha parlato dei controlli sul rispetto delle norme anti Covid in una conferenza stampa. Durante l’incontro con i giornalisti l’ex prefetto di Milano ha spiegato che i controlli saranno più intensi negli aeroporti e alle frontiere. L’obiettivo è quello di limitare gli spostamenti non necessari nei giorni a cavallo delle festività natalizie.
La ministra ha concluso il suo discorso esprimendo solidarietà a chi dovrà passare il Natale lontano dagli affetti più importanti. Si tratta sicuramente di un sacrificio molto forte, soprattutto per chi vive da solo in una città diversa dal resto della famiglia, che sia di sangue o d’elezione. Per Lamorgese però si tratta di un sacrificio necessario per affrontare in maniera più serena l’anno che sta arrivando.