Alberto Genovese, dure accuse dai vicini: “Ecco cosa succedeva”

Non si placa la bufera attorno ad Alberto Genovese, l’imprenditore digitale coinvolto in un’inchiesta a seguito di accuse di stupro da parte di due ragazze. Parlano i vicini dell’uomo.

covid festa
Covid festa (Screen shot)

Si è scoperchiato il vaso di Pandora attorno a tutto ciò che accadeva durante i festini organizzati da Alberto Genovese. L’imprenditore digitale è stato arrestato a seguito di una denuncia da parte di una giovane di 18 anni. L’accusa è quella di violenza sessuale e utilizzo di stupefacenti, con la droga che stando alle testimonianze non mancava mai nei party che si svolgevano nell’abitazione dell’uomo.

Il modus operandi era sempre lo stesso, stando alla ricostruzione della vittima. Genovese drogava le giovani che poi, portate quasi prive di conoscenza in camera da letto, subivano la violenza sessuale. Il tutto mentre nelle altre stanze si festeggiava con musica ad alto volume e alcool. A distanza di qualche settimana dall’arresto dell’uomo parlano anche i vicini: “Non riuscivamo a dormire“.

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Arresto Alberto Genovese, i vicini raccontano le feste

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Caso Genovese (Twitter)

Abbiamo chiamato almeno il doppio delle volte in cui gli agenti sono effettivamente intervenuti” rivela uno degli ex vicini di casa di Genovese al Corriere della Sera, affermando come spesso e volentieri la musica alta e il caos proveniente dall’appartamento dell’uomo non permettessero di poter dormire. “Il portinaio ci avvisava di prepararci a fare la notte in bianco” racconta il vicino, spiegando come nel pomeriggio avessero portato all’appartamento di Genovese molte casse d’alcool, pronte per essere consumate la sera stessa.

Covid19 party
Covid19 Party – Pexels

Un incubo durato un paio d’anni, con settimane in cui Genovese aveva organizzato feste anche per tre o quattro giorni, per la disperazione dei suoi vicini di casa. “Una volta mia moglie ha avuto un attacco di panico e abbiamo dovuto chiamare il 118″, racconta l’ex vicino dell’imprenditore digitale. Un incubo finito solamente con il trasloco della coppia, che ha abbandonato l’appartamento adiacente a quello di Genovese.

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