Covid-19, il bollettino del Ministero Della Salute dell’8 Dicembre 2020

Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati all’8 Dicembre.

bollettino 8 dicembre
Bollettino (Fonte Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati relativi al bollettino aggiornato all’8 Dicembre in merito alla pandemia globale da Coronavirus. I casi di contagio sono saliti a 1.757.394 con un incremento rispetto ieri di 14.842 unità. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ad risultano essere 737.525 (-11.294), così come i ricoveri in terapia intensiva (-37) che ammontano a 3.345. Il numero dei guariti è giunto a 958.629, ossia 25.497 unità in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 634 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 61.240.

Il virologo Andrea Crisanti è intervenuto su una possibile terza ondata

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Andrea Crisanti (Twitter)

Non è il primo ad aver parlato di terza ondata. Andrea Crisanti, professore di Microbiologia dell’Università di Padova. Il virologo è intervenuto nella serata di ieri, ospite a L’aria che tira su La 7, sulle tematiche riguardanti le possibili nuove ondate e il periodo natalizio. Secondo Crisanti, con questo andamento, una terza ondata sarà inevitabile, considerando sia il numero di contagi che le misure restrittive poco chiare.

A detta del professore potremmo assistere a una situazione ancora più difficile con il passare dell’inverno, fondamentale dunque riuscire a contenere i contatti durante le feste. “Recupereremo d’estate, quando la situazione sarà migliorata”, ha aggiunto, sottolineando che per avere risultati concreti dal vaccino bisognerà aspettare ancora qualche mese. Poi conclude con un dato drammatico, ovvero che la prossima settimana l’Italia registrerà verosimilmente il più alto numero di vittime Covid.

PER APPROFONDIRE CLICCA QUI>>> Covid, Crisanti: “Terza ondata? In queste condizioni..”

Un giovane medico ebreo si ritrova a salvare la vita ad un paziente nazista malato di Covid

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Taylor Nichols, medico ebreo (screenshot Twitter)

Una storia che ha fatto discutere molto, un giovanissimo medico ebreo si è trovato a salvare la vita ad un paziente malato di covid che ha scoperto essere un neonazista. Taylor Nichols lavora in un ospedale in Sacramento, California e lo scorso novembre si è ritrovato davanti ad un paziente con il corpo ricoperto di tatuaggi nazisti ed ha confessato sul suo Twitter di aver avuto un attimo di esitazione. Ad assistere il paziente si trovavano con lui, un’infermiera afroamericana e un anestesista asiatico. Sul suo profilo il medico si lascia andare ad una serie di considerazioni e si chiede se al posto suo, l’uomo lo avrebbe salvato.

Il paziente è arrivato in pronto soccorso con il casco CPAC, il respiro corto ed era evidentemente affaticato. Non riusciva nemmeno a rispondere alle domande dei medici, l’unica cosa che è riuscito a dire era che voleva vivere e di fare il possibile per salvarlo. E così hanno fatto, Taylor l’ha curato come se fosse un “normale” paziente ma ammette che questa pandemia l’ha cambiato. Gli americani sono stati tra quelli che maggiormente hanno attaccato medici e infermieri, accusandoli di mentire sulla gravità del virus.

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