Test specializzazione medicina, ritardi enormi: il dott. Cani a Bloglive

Continua l’odissea dei 23.756 medici partecipanti al concorso specializzazione medicina 2020. Il dott. Massimiliano Cani in un’intervista a BlogLive ci racconta i disagi e i danni connessi a questa situazione incresciosa

Medici specializzandi davanti la sede del Miur, Roma (foto di Matteo Mancino)
Medici specializzandi davanti alla sede del Miur, Roma (foto di Matteo Mancino)

In un periodo di estrema difficoltà come questo, sembra impensabile che migliaia di medici siano rimasti bloccati. I quasi 24mila che hanno svolto il test di specializzazione di medicina il 22 settembre, dovranno ancora attendere la metà di dicembre per essere assegnati alla scuola di specializzazione. Un’odissea cominciata a luglio, con il primo rinvio causa Covid, che si è prolungata nel tempo a causa dei numerosi ricorsi.

Il 5 ottobre infatti sarebbe dovuta uscire la graduatoria, ma i rinvii si sono succeduti prima al 30 novembre e infine al 3 dicembre. Un ritardo alimentato sia dai ricorsi dei medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale, sia dai ricorsi dei medici specializzandi che da alcune domande errate e ambigue. Su tutta la questione abbiamo sentito il dott. Massimiliano Cani, giovane medico abilitato all’esercizio della professione, di Campobello di Licata.

Test specializzazione medicina, dott. Cani: “Stanchi di questa incertezza”

Medici in Piazza del Plebiscito, Napoli (foto di Francesca De Vita)
Medici in Piazza del Plebiscito, Napoli (foto di Francesca De Vita)

Si sono riuniti in tutta Italia i medici che hanno partecipato al concorso di specializzazione. Da Napoli a Milano, passando ovviamente per Roma, ma anche a Bologna, a Cosenza e nei prossimi giorni a Palermo. In silenzio, distanziati, nel pieno rispetto delle regole, con mascherina e cartelloni. Lanciata dai giovani medici anche una campagna social con l’hashtag “Sbloccate SSM 2020”.

Ha commentato così il dott. Massimiliano Cani: “Un movimento nato spontaneamente su Facebook, che racchiude tutti i concorrenti, stanchi di questo immobilismo e stanchi di una comunicazione assolutamente carente”. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione di tutti: “Quello che chiediamo è chiarezza – ha continuato Cani – un programma definito e definitivo”.

Ecco l’intervista integrale.

 

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